Un racconto dell’Abruzzo in lingua danese lo avete mai sentito? Cliccate qua sulla foto e avrete 50 minuti che ai più saranno incomprensibili, specie per chi non conosce il danese, ma che parla al mondo della bellezza, del paesaggio, dell’enogastronomia, dell’ambiente, delle tradizioni, della storia e della cultura d’Abruzzo. Parla di un’identità che oggi abbiamo bisogno di riaffermare perché sia nota in Italia (ehgià) e perché arrivi fuori dall’Italia in modo efficace. Il fatto che sia il mondo a raccontarci, ci sembra un’ottima prospettiva, di certo dice molto sulla facilità di promuovere una biodiversità che in modo sorprendente cattura, anche senza essere promossa.
In questo documentario Det ægte Italien – Abruzzo, la vera Italia in onda sulla Dk4, fra le più popolari reti danesi sul turismo, c’è lo zampino di una studiosa che sull’identità abruzzese non solo sa, ma ha molto da dire, qual è Lia Giancristofaro, ricercatrice, antropologa e docente dell’Università d’Annunzio, voce della tradizione storica, etnografica ed enogastronomica di cui l’Abruzzo è portatore. Il documentario è un viaggio familiare di una giornalista Italo-Danese, Claudia Amendola, che ha fatto studi antropologici a Siena del suo marito cuoco, con tanto di bambino al seguito.
Dai campi di zafferano al mare, passando per i borghi montani, i parchi e naturalmente con un filo narrativo fondato sull’enogastronomia di cui la nostra professoressa Giancristofaro è un Virgilio di eccezione.
Parla della pasta alla chitarra che è il nostro piatto identitario, partendo dalla chitarra, lu carrature, lo strumento, come potrete vedere nel documentario: “Ho cercato di valorizzare la filosofia della nostra cultura gastronomica – ci racconta – sobrietà, cura, lentezza, ingredienti locali, il tutto soggetto alla lenta rielaborazioni delle innovazioni prodotte dall’entrata dei nuovi ingredienti, come il pomodoro, il mais, il cioccolato. Ci siamo soffermati soprattutto sulla pasta alla chitarra, uno strumento attestato fin dal XVI secolo e popolarmente ancora chiamato “ingegno”.
L’Abruzzo visto (e valorizzato) dalla Danimarca, insomma. Come spesso capita alla nostra bella ma ancora sconosciuta regione. Il documentario nasce per raccontare la nostra cultura gastronomica, è stato realizzato nel settembre 2014 in totale autonomia e oggi andrà in onda su la Dk4 da cui sono stati tratte le immagini, una popolare tv danese di turismo e cultura.
Questo è l’Abruzzo: si fa raccontare, ma non ha ancora preso una voce forte e chiara per raccontare la sua bellezza unica perché biodiversa, a tutto il resto del mondo che sarebbe felice di scoprirla.