Premio SetUp Miglior curatore under 35 Lucia Zappacosta – progetto Biophilia, Alviani ArtSpace. Torna a casa con questo riconoscimento Lucia Zappacosta, giovane artista, curatrice e talent scout pescarese da Bologna dove si è appena conclusa la nuova edizione di Setup, fiera d’arte contemporanea che rivolge l’attenzione agli artisti emergenti e diventa una piattaforma culturale in grado di attivare sinergie strategiche per sviluppare le potenzialità dei talenti creativi. E anche con un premio come migliore artisti under 35, progetto fatto insieme a Tony Globster con Corpo Oro, l’opera presentata anche a Muta Forma, la prima biennale abruzzese di arte contemporanea ospitata dal MuMi di Francavilla di cui è stata ideatrice e motore (guarda l’opera).
Insomma, uno degli appuntamenti in maiuscolo con l’arte contemporanea nazionale. Una bella soddisfazione per lei che si divide fra Roma e lo Spazio Alviani dell’Aurum di Pescara, dove qualche anno fa ha creato per l’arte, una stanza dove prendono vita progetti davvero speciali. Una soddisfazione anche “buona” nel senso letterale del termine, come Biophilia, un viaggio multisensoriale dentro il cibo con sei compagni e portatori di foodstory visive, tattili, visionarie, tutti, o quasi, anni ’80 come lei: Bruno Cerasi, Hernàn Chavar, Iolanda Di Bonaventura , Jukuki, Monica Maggi e Gloria Sulli.
Un evento particolare, clicca qui per entrare nello spazio “beautyfood” allestito per la rassegna bolognese che quest’anno ha sviluppato il tema della Terra e del Nutrimento complici i quattro mesi che ci separano dall’Expò 2015 e Alviani ArtSpace lo ha esplorato con quella che è stata definita dalla sua stessa creatrice “a tasteful exhibition” un’esibizione gustabile.
Perché la galleria di Pescara a Bologna ha messo insieme una partecipazione molto in linea con i temi dell’edizione 2015 di Setup “in prospettiva Expo”, com’è esplicitamente confessato: “Tutto cibo in un’articolazione tra sculture, pittura, illustrazione, fotografia e performance – così si spiega l’evento – E uno degli artisti ha anche composto con cura dei piccoli bento box di verdure da aperitivo in vendita a 10 euro. Il progetto, presentato nello stand numero 3, prende spunto dalle teorie dell’etologo Konrad Lorenz e del sociobiologo Edward Wilson secondo cui l’uomo ha una predisposizione biologica che lo porta a cercare il contatto con le forme naturali. Ogni essere umano trae dalla natura sensazioni e stimoli positivi e, inconsapevolmente, riceve nutrimento per la mente. Nel testo si afferma che gli esseri umani sono fatti per connettersi con gli esseri viventi: piante, animali, uomini e prodotti artificiali purché rappresentino la geometria della vita”.
Una bellezza e bontà visibili, annullabili e testabili all’interno dello stand che ha consentito ai visitatori di entrare in contatto con la bellezza della natura e di nutrirsi dei suoi frutti diventando parte della performance interattiva che sempre accompagna gli allestimenti di Lucia Zappacosta, che questa volta ha portato i visitatori ad assaporare e interagire con opere d’arte commestibili.
(Le foto sono prese dalla pagina Facebook dell’evento e della curatrice)