L’Abruzzo terra del “piacere” gastronomico, è quanto si conferma dopo la scoperta che nel tartufo, in particolare quello nero, pare ci siano livelli elevati di una ‘molecola del piacere’. E così dopo le proprietà afrodisiache annoverate fra le tante particolarità del nostro oro rosso, lo zafferano, adesso abbiamo da vantare anche l’oro nero, il tartufo che sotto la coltre di terra montana e collinare abruzzese cresce in abbondanza.
La speciale particella si chiama anandamide, un cannabinoide simile al Thc della cannabis. La notizia, invece, meglio, la prova arriva dall’Aquila perché a fare questa particolare scoperta sono stati i ricercatori di Micologia e Genetica dell’Università dell’Aquila insieme ai colleghi abruzzesi di Teramo e del Campus Biomedico di Roma. Una dote, quella rinvenuta, che conferma la fama del tubero, che oltre all’odore e al sapore unici, è legata da secoli a effetti prodigiosi.
“Si tratta – spiega il professor Giovanni Pacione del dipartimento di Medicina clinica, sanita’ pubblica, scienze della vita e dell’ambiente dell’Universita’ dell’Aquila – di una sostanza naturalmente presente nel cervello degli animali che scatena il rilascio di sostanze chimiche che regalano il benessere e modulano l’umore; non per nulla il suo nome in sanscrito significa ‘piacere estremo o estasi’.
I tartufi hanno bisogno di essere mangiati dagli animali per poter disperdere le loro spore: il loro intenso odore li attira e l’anandamide li soddisfa. Infatti l’anandamide e’ una sostanza psicoattiva presente anche nel latte materno e stimola il neonato ad assumerlo, simile al Thc della Cannabis.
Il tartufo – dice il professor Pacione – è stato per secoli consumato dai ricchi come sono ora consumate le patate e quindi i suoi effetti erano evidenti, ora l’uso come aromatizzante ha fatto credere che le sue mirabolanti proprietà fossero un mito.
Su questa scoperta – fa infine sapere Pacione – la Bbc ha confezionato un servizio che sta facendo il giro del mondo e all’Expo 2015 darà un visibilità diversa del tartufo italiano ed abruzzese”.