Una programmazione capace di valorizzare ed esaltare il territorio per produrre cibo di qualità e nuova occupazione. E’ questa l’agricoltura del futuro, emersa dal convegno che si è svolto ieri sera nella sala polifunzionale del Comune di Casoli intitolato “La Pac tra sostenibilità e innovazione”, promosso da Coldiretti per illustrare le ultime novità introdotte dall’Europa e, ancora più recenti, i cambiamenti previsti nel nuovo Piano di sviluppo rurale, deliberato dalla giunta regionale nella seduta di martedì pomeriggio. Un convegno in cui è stata evidenziata con forza l’importanza di una agricoltura produttrice di cibo, dalle produzioni più tradizionali come olio e vino, fino ad arrivare alle eccellenze di nicchia come il carciofo di Cupello o il pomodoro a pera di Francavilla, la ventricina di Vasto o la caciotta frentana. Produzioni che raccontano un territorio e la sua storia, ma sono soprattutto volano di nuova occupazione, sicurezza alimentare e crescita economica in linea con le esigenze di consumatori sempre più attenti alla qualità e di imprese sempre più strutturate e competitive.
“Con la riforma della Pac si apre una nuova stagione per l’agricoltura e per gli imprenditori, che avranno regole certe e importanti scelte da fare – ha detto Giordano Nasini, direttore provinciale Coldiretti Chieti – Rispetto al passato, siamo di fronte ad un approccio nuovo che fa del cibo, core business della politica di Coldiretti degli ultimi anni, il grande protagonista dell’agricoltura del futuro”. E su questa linea non casuale è stata la scelta del luogo dell’incontro: una zona interna caratterizzata dalla varietà degli indirizzi produttivi, in cui non vengono prodotti solo olio e vino ma anche tante altre eccellenze di una provincia che vanta ben 14 mila imprese agricole su un totale di 40mila iscritte in Camera di commercio.
Nel corso del convegno, che ha visto partecipare oltre trecento imprenditori provenienti da tutta la provincia, l’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe, il sindaco di Casoli Sergio De Luca e numerosi altri sindaci,si sono susseguiti gli interventi tecnici di Maurizio Chiummariello, responsabile del Centro di assistenza agricola (CAA) di Coldiretti Abruzzo, eFabio Di Pietro, responsabile regionale Coldiretti dei Fondi strutturali. Chiummariello ha illustrato le diverse modalità di erogazione dei premi per le imprese sottolineando tuttavia che “per fare reddito oggi bisogna far riferimento al mercato e basarsi su una buona organizzazione aziendale”, mentre Di Pietro ha sviscerato il nuovo piano di sviluppo rurale che “rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere il territorio e la competitività delle imprese attraverso investimenti e pratiche agroambientali con particolare riferimento alla valorizzazione delle filiere e dei prodotti a marchio regionale”.
L’assessore regionale Dino Pepe ha invece annunciato l’approvazione del Piano di sviluppo rurale in giunta regionale sottolineando che ora si resta in attesa del via libera di Bruxelles ed evidenziando “l’impegno dell’assessorato per il potenziamento del settore attraverso la riorganizzazione degli uffici regionali per l’attuazione di una strategia efficace dei fondi comunitari finalizzati allo sviluppo del mondo agricolo”.
Conclusioni affidate al presidente provinciale di Coldiretti Sandro Polidoro, che ha invece evidenziato l’esigenza di un Psr – attualmente al vaglio della Comunità europea – adatto alle esigenze del territorio abruzzese, e in particolare della provincia di Chieti. “Semplicità di accesso ai finanziamento ed efficacia delle misure approntate sono le necessità su cui non si dovrà soprassedere – ha evidenziato Polidoro – vogliamo, e meritiamo, procedure di accesso ai bandi più semplici. In una parola chiediamo sburocratizzazione degli adempimenti e tempestività dei pagamenti”.
Al termine dell’incontro, il direttore Nasini ha inoltre annunciato che da gennaio partiranno degli incontri territoriali su tutte le 42 sezioni della federazione provinciale per approfondire la riforma europea e il nuovo Piano di sviluppo rurale.