Parte oggi presso il centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti “MEETinCUCINA” che si presenta come primo congresso della cucina abruzzese, un evento dedicato ai cuochi, ai gestori e titolari di attività di ristorazione che operano in Abruzzo, ma aperto agli operatori delle regioni limitrofe, si legge sul sito.
Una nove ore di confronto, relazioni, incontri, show, teoria e pratica dalle 9,30 del taglio del nastro, alle 18,30 di chiusura. L’orizzonte è quello di aggiornare la filiera gastronomica: “attraverso lo scambio e il trasferimento delle esperienze e di “buone idee e di buone pratiche” nell’utilizzo di tecniche e di tecnologie che contribuiscono ad approfondire la conoscenza, la conservazione e l’esaltazione delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle materie prime”.
L’evento nasce dall’agenzia di comunicazione Virgolacom, in sinergia con il Comune di Chieti e in collaborazione con Unione del cuochi della provincia di Pescara, Federazione Italiana Cuochi, delegazione abruzzi e vari patrocini, da Slow Food a Res Tipica, dopo essere passati per la Regione Abruzzo e il marchio Italia Expò Milano 2015.
Sono 6 i cuochi relatori: da Niko Romito, a Peppino Tinari e famiglia, Nicola Fossaceca, William Zonfa, la famiglia Spadone , Matteo Iannacone e special guest Pino Cuttaia, rivelazione del mondo gastronomico italiano nato dal sole e dai sapori di Sicilia.
Gli chef in 30 minuti si racconteranno secondo l’ordine che segue e poi si metteranno all’opera davanti alle telecamere e a maxischermi in un cooking show tematico.
9.30 saluti e introduzione
10.00 Niko Romito Reale Casadonna Castel di Sangro
11.00 Matteo Iannaccone Cafè Les Paillotes Pescara
12.00 William Zonfa Magione Papale L’Aquila
14.30 Pino Cuttaia La Madia Licata
15.30 Peppino, Angela e Arcangelo Tinari Villa Maiella Guardiagrele
16.30 Nicola Fossaceca Al Metrò San Salvo
17.30 Marcello, Bruna e Mattia Spadone La Bandiera Civ. Casanova
Chiave di lettura, ancora una volta il territorio come sede di tipicità: attrattivo oltre che produttivo per la qualità di cui si fa scrigno e che diventa un’unica cucina che vuole essere un luogo d’incontro, così si legge l’accezione inglese del titolo dell’evento, oppure di assemblaggio, riferendosi alla fonetica e alla piega dialettale che lo stesso termine prende alla lettura.