Dopo la legge del 2006 che vietava le oliere negli esercizi pubblici con la legge comunitaria, approvata alla Camera dei Deputati, scatta l’operazione trasparenza per l’olio extra vergine di oliva italiano che dovrà essere servito al pubblico in recipienti con tappo anti rabbocco per evitare che le confezioni vengano continuamente riempite con olio di dubbia provenienza spesso coperte dal l’anonimato.
“Ci sarà meno olio con il passamontagna in giro”, afferma il presidente di Unaprol, David Granieri, che sottolinea con soddisfazione “il gioco di squadra realizzato con il Parlamento per garantire ai consumatori italiani e a tutti i consumatori del mondo che vengono in Italia un prodotto con meno inganni e con meno bottiglie e etichette untuose”.
Etichette trasparenti
“L’articolo 18 della legge comunitaria – sottolinea Unaprol – prevede modifiche migliorative alla cosiddetta legge salva olio, meglio conosciuta come legge Mongiello. In particolare si stabilisce che l’indicazione dell’origine delle miscele di oli di oliva originari di più di uno Stato membro dell’Unione europea o di un Paese terzo deve essere stampata con diversa e più evidente rilevanza cromatica rispetto allo sfondo, alle altre indicazioni e alla denominazione di vendita”.
“Un gesto di civiltà ma soprattutto di tracciabilità del vero prodotto italiano – ha concluso Granieri – che d’ora in poi, grazie alle disposizioni dell’art. 18, che ha previsto un sistema di protezione che non permette il riutilizzo della stessa bottiglia dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta, l’olio extra vergine di oliva italiano potrà competere con i criteri della qualità sulle tavole di tutti i consumatori. (fonte UNAPROL)