La maggioranza dei giovani italiani (51 per cento) è pronta ad emigrare per motivi di lavoro. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in occasione della presentazione dal Rapporto Italiani nel Mondo 2014 della Fondazione Migrantes.
La ragione principale è – sottolinea la Coldiretti – il fatto che il 19 per cento consideri il Paese fermo in cui non si prendono mai decisioni, una percentuale del 18 per cento punta il dito sulle tasse e il 17 per cento chiama in causa la mancanza di lavoro a pari merito con la mancanza di meritocrazia.
La percentuale di chi è disposto a lasciare il proprio Paese – precisa la Coldiretti – è più alta per gli under 35 anni maschi (57 per cento) rispetto ai giovani maschi alle giovani donne (45 per cento) e raggiunge il picco massimo del 59 per cento tra i 18-19 anni. La percentuale sale anche con il grado di istruzione e raggiunge il 55 per cento per i livelli alti.
“In un Paese vecchio come l’Italia la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “negli ultimi cinque anni in Italia sono aumentati percentualmente, tra gli occupati, gli over 55 mentre sono calati i lavoratori più giovani a differenza di quanto è avvenuto in tutti gli altri Paesi industrializzati secondo il rapporto “Global Employment Trends 2014