Innovazione, internazionalizzazione, qualità e sostenibilità: sono le parole chiave dell’agricoltura del futuro, di cui si è parlato ieri pomeriggio in occasione del convegno “La PAC 2014-2020.Tra regole e scelte. L’impatto sulle imprese agricole abruzzesi”, promosso da Coldiretti Abruzzo, presso il porto turistico di Pescara, in collaborazione con la Camera di Commercio e il Consorzio Agrario d’Abruzzo e Molise. Seicento gli agricoltori, arrivati da tutta la regione per conoscere le ultime novità sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria, alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, l’assessore regionale all’agricoltura, Dino Pepe, il professor Angelo Frascarelli, docente di economia e politica agraria dell’università di Perugia, il direttore del CAA Coldiretti, Elsa Bigai e i vertici di Coldiretti Abruzzo, Domenico Pasetti (presidente) e Alberto Bertinelli (Direttore).
Progettualità e innovazione
“Nella riforma Pac” – ha spiegato il direttore di Coldiretti Abruzzo, Bertinelli – “ci sono tematiche che aprono una nuova stagione per l’agricoltura e gli imprenditori. E’ una riforma con nuove regole e importanti scelte da fare”. Elsa Bigai ha illustrato la posizione di Coldiretti sulla Pac evidenziando come “nel difficile percorso di negoziato tra tutti i Paesi europei si sia arrivati ad ottenere risultati interessanti per l’Italia con particolare riferimento ai concetti di agricoltore attivo, semplificazione amministrativa e ridistribuzione dei premi aziendali”, sui quali, ha ricordato, c’è stata la grande azione di pressing svolta da Coldiretti nel processo di costruzione della riforma.
Nel dettaglio è sceso il professor Frascarelli, illustrando le diversità modalità di erogazione dei premi per le imprese, ma sottolineando con forza che “la base su cui fare reddito non è la Pac e che si deve lavorare in agricoltura facendo riferimento al mercato e basandosi su una buona organizzazione aziendale”.
L’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe ha invece rimarcato l’impegno della Regione nei confronti dell’economia agricola soprattutto in riferimento alla programmazione degli interventi previsti con il Piano di sviluppo rurale. Conclusioni affidate al presidente regionale Domenico Pasetti, che ha sottolineato la necessità delle imprese di affrontare temi come “l’innovazione, l’internazionalizzazione, la qualità e sostenibilità”. “L’agricoltura oggi non ha bisogno di sostegno ma di una progettualità capace di favorire lo sviluppo delle imprese” – ha concluso Pasetti . “Il primo nemico da combattere resta la burocrazia che rallenta il processo di sviluppo fondamentale per poter guardare al futuro”.