AAA giovani cercasi per un progetto che mira a fare informazione e tutela reciproca sulla convivenza con gli orsi. Dopo la fine di Daniza, la mamma orsa in Trentino uccisa dal narcotico usato per catturarla e per evitare che si ripeta un fatto come quello che ha colpito e sta colpendo coscienze ambientaliste e umane di tutta Italia, l’idea di restituire agli orsi il proprio ambiente e farlo in modo sostenibile diventa un vero e proprio must. Ed è un’idea che si può costruire partendo dall’agricoltura, dal cibo, serrando le fila di mondi che possono stare vicini, ma non confondersi.
Il progetto, infatti, ha un nome emblematico, “Vivere Insieme” (Living Together) e invita alla convivenza con una delle presenze più preziose e, di questi tempi, discusse che abbiamo in Abruzzo, quella con l’orso. E’ nato alla fine di aprile per mano di Un Ponte con la Natura, un’associazione senza fine di lucro il cui scopo è quello di sviluppare soluzioni sostenibili per risolvere i problemi fra persone e fauna selvatica, per contribuire alla risoluzione dei problemi causati alle popolazioni locali da orsi (come la famosa Gemma e sua figlia Peppina) che sono diventati cibo-condizionati a causa della disponibilità di fonti alimentari facilmente raggiungibili, come polli in pollai mal costruiti e non protetti e le tonnellate di frutta non raccolta nei frutteti intorno e dentro i centri abitati come, nel caso degli orsi appena citati, Scanno e Villalago.
“Il progetto sarà sviluppato in partnership con l’ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed il Comune di Scanno – illustra Louise Sutherland, ricercatrice inglese che da oltre un anno vive in Abruzzo per studiare e affrontare tematiche relative alla fauna selvatica con parchi e associazioni” Il progetto unirá ragazzi provenienti da Italia, Germania, Bulgaria e Romania e li porterá a studiare insieme soluzioni per una armoniosa convivenza con gli orsi. Avrá luogo a Scanno, famoso in tutta Italia per essere frequentemente visitato dagli orsi che vivono nelle vicinanze.
“Il progetto vuole far sí che questi ragazzi, fra i 18 ed i 30 anni, sviluppino nuove capacitá e confidenza nei propri mezzi e li ispiri a trovare nuove soluzioni imprenditoriali nel campo ambientale e sociale sia nella comunitá ospite che nei loro paesi d’origine – spiega Louise – I partner internazionali di Un Ponte con la Natura sono Asociatia Scout Society dalla Romania, Natürlich Gemeinsam Aktivdalla Germania e the Starry Start of Talents Foundation dalla Bulgaria. Ognuna di queste organizzazioni porterá 6 giovani partecipanti per 10 giorni, che collaboreranno con i nostri partner e partecipanti locali per esplorare e sviluppare soluzioni per vivere in armonia con gli orsi”.
Le attivitá includono workshop, dibattiti, tour in loco, eventi gastronomici interculturali, lo sviluppo di un “Living Together” phrase book, presentazioni delle proprie idee imprenditoriali alle autoritá locali e la realizzazione di due cortometraggi per promuovere le soluzioni e le idee sviluppate dai partecipanti per risolvere i conflitti con gli orsi confidenti.
I partecipanti saranno ospitati in un complesso sulle rive del lago, il Residence Lago di Scanno. Un panorama mozzafiato nel cuore della terra degli orsi!”
“Abbiamo presentato un progetto al fondo Erasmus+ Youth Exchange per il progetto “Vivere Insieme” (Living Together), che rappresenta il primo tassello del più ampio progetto Pronto SoccOrso, per unire giovani italiani, romeni, tedeschi e bulgari che affrontano ogni giorno gli ostacoli all’occupazione – riprende – in modo da poter sviluppare le loro capacità e sperimentare soluzioni imprenditoriali ai vari problemi legati alla disoccupazione giovanile, come l’emigrazione dalle zone rurali, la perdita delle tradizioni locali, l’abbandono della terra ed i conflitti con la fauna selvatica, lì dove gli orsi cercano cibo vicino ed all’interno dei centri abitati. Il progetto promuoverà incontri, una mostra fotografica e gruppi di lavoro, mentre lo scambio con i partecipanti stranieri avrà luogo alla fine di settembre”.
Nel corso del progetto i giovani svolgeranno attività pratiche per risolvere i problemi causati dagli orsi cibo-condizionati, come la resa dei pollai “a prova di orso”, la gestione degli alberi nei frutteti abbandonati per ridurre le tentazioni alimentari vicino ai villaggi e il miglioramento quantitativo e qualitativo delle fonti di cibo selvatiche a disposizione degli orsi mediante innesto di alberi da frutto per migliorare l’habitat lontano dai paesi. Il progetto creerà anche un cortometraggio sul come convivere con gli orsi per promuovere i metodi utilizzati in altre parti del mondo dove il problema degli orsi cibo-condizionati è stato già risolto.
Per informazioni e novità seguili anche su Facebook.