Signori e signori, l’invito è di quelli da non perdere. La festeggiata è Sua Maestà la Porchettà di Campli, la cui bontà verrà celebrata anche quest’anno nella famosa sagra che prenderà il via domani, 20 agosto, per concludersi il 24 agosto prossimo. Come di consueto, ci saranno stand in cui degustare il tipico prodotto abruzzese, e una giuria, composta da membri di varie età, sarà chiamata a decretare la migliore porchetta dell’anno
Novità dell’edizione 2014 della Sagra, un contest sul tema della porchetta. Su ogni tavolo verrà lasciato un volantino in cui sarà riportato il regolamento del concorso: i partecipanti dovranno farsi una foto sul tema della porchetta e pubblicarla su Facebook con l’asta #porchettacampli2014. Chi prenderà più “mi piace” e avrà il maggior numero di condivisioni farà parte della giuria che si riunirà domenica per eleggere la migliore porchetta.
I maestri porchettai
La cerimonia di apertura si svolgerà in piazza Vittorio Emanuele II alle ore 19.00 alla presenza di Pietro Quaresimale, sindaco di Campli, Domenico Chiodi, presidente della Pro Loco Città di Campli , Nicolino Farina, giornalista e storico locale, e altri ospiti.
La manifestazione vedrà la partecipazione di 10 maestri porchettai locali: Massimo Fagioli di Campli; Salvatore Di Angelo di Campli; Daniele Bosica di Castellalto; Nicolino Mercurii di Colledara; Luciano Bosica di Teramo; Lucio Di Stefano di Colledara; Fulvio Pallotta di Teramo; Emidio Falasca di Teramo; Viro Galliè di Nereto e Andrea Foco di Campli.
Lo scorso anno l’evento ha visto la partecipazione di 10 porchettai (vincitore per il 2013 Salvatore Di Angelo) ed ha registrato più di 80.000 presenze e ben 200 porchette servite.
“Quest’anno il vincitore sarà scelto da giurie costituite da giornalisti esperti di gastronomia, da esperti e noti enologi della regione, da ristoratori e cuochi eccellenze del territorio e da una giuria popolare, volte a garantire quella qualità che i selezionati maestri porchettai partecipanti alla sagra hanno appreso dalla tradizione complesse” – spiegano gli organizzatori. “
L’ultima sera della Sagra inoltre, durante la premiazione, verrà dato un riconoscimento alla signora Paola Bartolacci, figlia del signor Virgilio Bartolacci di Notaresco, vincitore della Sagra nel 1964″.
All’arrivo delle auto nei diversi parcheggi gratuiti a disposizione di turisti e visitatori, sarà distribuita una brochure con la piantina della manifestazione,
con la quale si potrà scegliere dove acquistare la porchetta, dove sedersi, che musica ascoltare, i monumenti di Campli da visitare e se effettuare una visita guidata a cura dell’associazione Zefiro.
Durante l’evento sarà possibile inoltre visitare il Museo Archeologico Nazionale di Campli, direttamente collegato alla vicina necropoli di Campovalano, con sepolture dell’età del Ferro e della Romanizzazione (IX-III sec. a.C.).
Ogni sera nelle diverse piazze e location sarà possibile ascoltare musica.
La storia della Sagra
La sagra della porchetta di Campli è la prima sagra nata in Abruzzo, nel 1964, e fra le prime in Italia. Oggi i porchettari camplesi, tutti allievi dei maestri della tradizione, approntano la porchetta con i sistemi d’antico insegnamento. E come è consuetudine, ogni anno, il loro prodotto viene giudicato da una giuria di degustatori che valuta qualità delle carni, cottura e, particolare non secondario, consistenza della crosta che deve risultare fragrante e gustosa al palato. La porchetta camplese si differenzia e si distingue da quella preparata in Umbria, nelle Marche, nel Lazio, in Toscana e in Sardegna per gli aromi, i tempi e i modi di cottura. Nei giorni della Sagra, questi aromi si spandono in tutto il paese, dove vengono cotte centinaia di porchette; il maiale, rigorosamente ‘imporchettato’ si gusta nei ristoranti e agli stand. L’idea della Sagra fu di Fernando Aurini, giornalista, intellettuale e storico della cultura materiale. Il grande e inaspettato successo della prima edizione si ripete puntualmente ogni anno, quando migliaia di persone arrivano nella cittadina farnese per gustare la ghiotta e inimitabile pietanza locale. Grazie alla Pro Loco Città di Campli si mantiene viva una tradizione millenaria ancora oggi strettamente legata ad una economia locale, l’allevamento dei suini. I ‘porchettai’ camplesi girano l’Abruzzo, le Marche e il Lazio e ogni giorno ti capita di trovarne uno che vende il suo profumato prodotto all’angolo di qualche piazza. (informazioni tratte dal sito http://www.porchettadicampli.it/it/default.aspx)
Foto in copertina tratta dalla pagina Facebook della Sagra