Porchetta delle americane brame alimentari. Eh sì, perché c’è anche la porchetta tra i cibi che vale la pena assaggiare prima di passare miglior vita. Lo dice il New York Times, che nella lista dei must-eat dishes in tutto il mondo, dal Libano al Messico infila anche la porchetta.
Un privilegio per cinque piatti tipici della cucina internazionale. La “nostra” si guadagna un posto tra le delizie da gourmet, in formazione con due fette di buon pane di casa.
The food list. Dunque, c’è la porchetta, insieme alla irmana Mohinga, spaghetti di riso in brodo di pesce piccante con aggiunta di banana verde, citronella, zenzero e aglio. Dal Libano attingono Il Kibbeh Nayeh, dunque carne cruda speziata e bulgur, frumento integrale, servita con olio di oliva (al forno o fritta). Il turco Piti in Kars, invece, è uno stufato di ceci, carne di montone e pomodoro, in un brodo insaporito con grasso di pecora e curcuma, nata a Kars, nella provincia nord-est del Paese famosa per le temperature invernali.
Dal Messico arrivano i Tlacoyos, street food locale: tortilla ovali di pasta di mais, ripiene di fagioli, formaggio spalmabile, strisce di cactus cotti, salsa di peperoncino, cipolla e coriandolo.
Viva la porchetta! Anche se quella della presa ad esempio dalla testata è umbra.