L’Abruzzo di Canzano ha una ricetta che lo rende celebre in tutta Italia, quella del Tacchino alla Canzanese a cui è dedicata una manifestazione particolare a cura dell’omonimo Consorzio a tutela e promozione del piatto tipico: Tacchinando. L’ottava edizione si conclude domani, domenica 27 luglio, fra degustazioni ed eventi concentrati nel borgo teramano della Val Vomano. Una tradizione che sa di storia, il Tacchino alla canzanese, preparato dagli chef locali con la cura e la passione di chi coltiva ogni giorno una ricetta di oltre 150 anni.
Quella del tacchino è una tradizione e una ricetta originale tramandata di generazione in generazione, “fin dalla casuale scoperta (a metà del 1800) che il brodo di tacchino, preparato al mattino la sera stessa era diventato gelatina ed esaltava il sapore della carne – curiosiamo nel sito dedicato all’evento – Si utilizza solo la femmina del tacchino, che ha carni più tenere e saporite e un peso lordo di circa 6/7 Kg, peso che si ridurrà di un paio di chili dopo la fase iniziale di disossatura. Infatti, dopo aver pulito bene ed eviscerato l’animale, inizia la delicata fase di separazione delle carni dalle ossa, partendo dalla parte dello sterno. Anche la legatura della parte più grande (il busto) è un rito di solo apparente semplicità: movimenti precisi ed armonici disegnati con grazia ed eleganza antica”.
Quest’anno sarà anche possibile partecipare a delle passeggiate per il paese organizzate appositamente per l’evento Tacchinando, oltre a visitare molti siti storici del borgo: dalla chiesa della Madonna dell’Alno, alla chiesa di San Salvatore, la neviera di Canzano, e la chiesa di San Biagio nella piazza principale della città.
Ah, la ricetta! (Leggila qui o clicca sulla foto qui sotto)