Volti giovani, nello sguardo l’entusiasmo di chi crede nella strada che ha intrapreso, e nell’animo quel pizzico di genialità che li ha spinti a inseguire l’innovazione guardando con ottimismo al futuro.
Sono i protagonisti di Oscar Green 2014, il concorso sull’innovazione promosso dalla Coldiretti Giovani Impresa, giunto a conclusione questa mattina nella sala della Fondazione Pescarabruzzo, con la premiazione di sei imprenditori con meno di 40 anni e un Comune, quello di Spoltore, che si è distinto per la comprensione del progetto di filiera agricola italiana.
I premiati con l’Oscar Green 2014
Francesco Chiarieri 25 anni di Pianella (PE) titolare della società agricola omonima , vincitore della categoria Stile e Cultura d’impresa, “esempio di come si possa innovare partendo dalla tradizione. E’ produttore di olio e di vino e, sfruttando le opportunità legate all’organizzazione comune di mercato, ha scelto di potenziare la struttura ricettiva aziendale trasformando la vecchia cantina in un locale degustazione da una parte, sala esperienziale dall’altra per riproporre seppur in un ambiente confinato, la natura delle proprie viti. Nella realtà aziendale ha inoltre grande importanza la tecnologia presente nei social network più gettonati e dotata di una pagina web, la società agricola Chiarieri ripropone la propria realtà attraverso avveniristici virtual tour, molto usati nel Nord Italia, e offre la possibilità di acquistare le proprie produzioni attraverso il canale e-commerce.
Emiliano e Alessandra Paccione, di Ripa Teatina, (CH), rispettivamente 43 e 40 anni, sono i titolari della Fattoria Ale e si sono completamente dedicati alla produzione e alla lavorazione delle uova di quaglia, un prodotto poco conosciuto e diffuso che si caratterizza tuttavia per il basso contenuto di colesterolo. Le uova di quaglia hanno infatti proprietà nutrizionali e gli ultimi studi confermerebbero una particolare importanza contro le allergie ai pollini. Emiliano ed Alessandra le commercializzano fresche e trasformate sotto forma di dolci e pasta. Con l’Oscar Green è stato premiato il coraggio di una produzione alternativa alla tradizionale che sfida le leggi del mercato cercando di imporre un prodotto nuovo e di nicchia. Hanno vinto la categoria In filiera.
Martina Paris, 24 anni, di Moscufo (PE), vincitrice della categoria Ideando rivolta ai nuovi insediati E il simbolo di un’agricoltura giovane e sana. Nella sua azienda conosciuta col nome di Officina Contadina, coltiva con passione un centinaio di olivi con metodo rigorosamente biologico e numerose varietà di ortaggi anche non molto diffusi come la zucca luffa, la lattuga cerbiatta e la cipolla bianca di Fara anch’essi biologici. Tra le altre cose l’azienda si caratterizza per la coltivazione di piante officinali come calendule ed echinacee, e per una piccola produzione di trasformare tra cui marmellate tradizionali come la scrocchiate e le particolari marmellate di sambuco, melangoli e pomodoro. E’ imprenditrice agricola da due anni.
Svetlana Kashina, 33 anni, di Molina Aterno (AQ), titolare insieme al marito Gianni Fasciani dell’azienda agricola Fasciani, specializzata nella produzione di tartufi da oltre 30 anni e tramandata da padre in figlio. vincitori della categoria Esportare il territorio, in cui viene premiata la capacità di far conoscere le tradizioni made in Italy anche all’estero. I giovani aquilani sono riusciti ad esportare il proprio prodotto su un territorio non delineato da confini “terrestri” ma… marini. Hanno infatti l’esclusiva per la fornitura di tartufi e derivati e di ristoranti di una delle maggiori catene di navi da crociera extra lusso riuscendo così a far conoscere la terra d’Abruzzo in ogni angolo del mondo. Oltre al prodotto che esportano all’estero per il 40% della propria produzione, sono specializzati nella lavorazione di carpaccio al tartufo, peperoncino e olio aromatizzato al tartufo e i nuovissimi miele e burro al tartufo. Sono tra i pochissimi del settore a produrre tartufi biologici in un’area situata nel cuore della regione all’interno del Parco regionale Sirente Velino e circondato da altri tre importanti parchi nazionali: il Parco nazionale d’Abruzzo, il Parco nazionale della Maiella e il Parco nazionale del Gran Sasso.
Pascal Tinari, di Guardiagrele (CH), 25 anni, titolare dell’azienda agricola Fattoria Villa Maiella ha scelto di dedicarsi al settore agricolo per amore del cibo di qualità. Figlio d’arte, il papà è Peppino Tinari del ristorante stellato Villa Maiella, Pascal è titolare di un’azienda ad indirizzo zootecnico che alleva, tra i pochissimi nella nostra regione, il maiale nero d’Abruzzo, una pregiata razza autoctona già nota ai romani ma diventata introvabile con l’avvento della suinicoltura industriale. Pascal, in una singolare joint venture familiare, ha scelto di allevare questa specie strettamente legata all’identità del territorio e proporla direttamente al consumatore finale che ama il mangiare sano e riconosce il valore aggiunto della tradizione alimentare. Tinari ha vinto nella categoria Non solo agricoltura (ha ritirato il premio Peppino Tinari).
Simonetta Scatoletta, 21 anni, di Spoltore (PE), collaboratrice del Vivaio Altea, vincitrice della categoria Campagna Amica per l’importante contributo fornito nel dare un’impronta multifunzionale all’azienda di famiglia, riuscendo ad applicare anche nel vivaismo il concetto del chilometro zero. L’ Altea, in cui Simona si occupa della parte commerciale e della produzione, è specializzata nella fornitura di fiori, con particolare riferimento alle varietà autoctone, commissionata direttamente in vivaio per cerimonie, matrimoni e manifestazioni. E’ fortemente inserita nella rete di Campagna Amica, in cui è presente nei mercati fissi e occasionali anche con la vendita delle piante officinali. Tra le attività multifunzionali aziendali ci sono gli accordi siglati con alcuni comuni delle province di Chieti Pescara per la manutenzione delle aree pubbliche e l’ assistenza come spazzaneve e spargisale sulle strade di proprietà provinciale. E’ il simbolo dell’agricoltore custode che conosce, tutela e presidia modo diretto il territorio
Un riconoscimento particolare, l’Oscar per il Paese Amico, è stato invece attribuito al Comune di Spoltore per aver compreso l’importanza del progetto di filiera agricola e averlo condiviso operativamente con l’apertura dei mercati di Campagna Amica e la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso l’importante iniziativa degli orti urbani. A ritirare il premio è stato l’assessore Chiara Trulli.
Il ruolo dei giovani
Alla cerimonia di consegna dei premi hanno partecipato Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, il segretario nazionale Carmelo Troccoli, i dirigenti abruzzesi Domenico Pasetti, presidente regionale di Coldiretti, Alberto Bertinelli, direttore regionale e Pier Carmine Tilli, delegato regionale di Giovani Impresa Abruzzo. Hanno preso parte alla cerimonia, anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro e il consigliere regionale Alberto Balducci.
“La cerimonia rappresenta un bel momento perché è la sintesi dell’inventiva delle nostre imprese” ha affermato Domenico Pasetti. “Il Made in Italy, oltre che per la qualità e il territorio, è molto riconosciuto anche per l’inventiva nella produzione e nella trasformazione dei prodotti. I giovani che abbiamo premiato oggi sono bravi e belli, rappresentano una selezione di quelli che fanno eccellenza, rappresentano il cuore pulsante del mondo rurale. Abbiamo il dovere morale, civile e materiale, di soffiare sul cuore dell’inventiva di questi ragazzi perché il vento che ha soffiato negli ultimi tempi ha ammantato di polvere il loro spirito”.
Il direttore Bertinelli ha invece sottolineato l’importante ruolo dell’innovazione in agricoltura soprattutto alla luce del forte appeal suscitato sulle nuove generazioni, come conferma la crescita degli iscritti nelle scuole ad indirizzo agrario, segno tangibile di come “il settore agricolo ricopra un ruolo importante nell’economia del futuro”.