L’occasione era assaggiare gli Odori e i Sapori d’Abruzzo. Il posto in cui farlo il Club nautico del porto turistico Marina di Pescara, in una serata costruita insieme a 10 chef provenienti da tutto il territorio, radunati dal giornalista Paolo Minnucci, conduttore dello show and cooking conseguente, sotto l’egida del Marina e della Camera di Commercio di Pescara.
Una sfilata di sapori e di storie di cucina che hanno preso vita in 11 portate sottoposte ad una giuria composta da tecnici e non, che ha espresso il suo verdetto, e scelto il piatto più buono, bello e scenografico dei 10 in gara: ovvero i maccheroni alla trappetara del ristorante Bottega Starinieri di Silvi Marina.
E ora rewind. Si comincia con un piatto casalingo, da una cuoca casalinga, anzi, campionessa della competizione, sempre minnucciana, nazionale delle casalinghe, Concetta Raspa, una vera e propria forza della natura! “L’unica – dice Paolo – capace di rimanere imbattuta per 5 settimane alla Prova del Cuoco della Clerici!”, che lei descrive come persona affabile, carina e simpatica mentre al tavolo spiega cosa cucina, come cucina e perché sceglie prodotti a km zero. Per la platea dell’evento prepara degli gnocchi conditi con funghi porcini, agnello e passita di tartufo, innaffiati, come tutto il resto da vini della cantina di Tocco da Casauria Terzini, reduce dal Premio Qualità Abruzzo (l’ennesimo) per il suo Montepulciano e da quelli di Chiusa Grande, Nocciano.
Si comincia la gara con i “cazzarielli con farina di solina, crema di piselli, vongole e olio alla menta”, dello chef Alessandro Corradetti, a capo della brigata di cucina del ristorante Ninì di Montesilvano, consistenze e colori diversi che accompagnano il cammino del cibo salutista di cui il locale è portatore.
Seguono le tagliatelle di nonna Finuccia del Ristorante Vecchia Silvi, chef Davide D’Agostino e la Chitarrina al montepulciano con ragù bianco di coniglio che arrivano da Villa Mucchiarelli, resort di Crecchio dove cucina la chef Nadia Cirillo.
Una serata in cui fra i sapori si è distinta la pecorara, nell’interpretazione del ristorante La locanda dei Poeti di Pineto, chef Vincenzo Di Donato, che l’ha fatta con aromi di Farindola. Diversa ma simile la mugnaia del ristorante La Mugnaia di Città Sant’Angelo, che ha proposto il piatto ai sapori dell’orto.
Dalla Bottega Starinieri si è fatto largo un piatto pieno di sapore, i Bucatini della trescatora, con le pallotte e il sugo alle carni, seguita dalla coreografia ricca di sapori che ha accompagnato lo chef Silvano Pinti per i suoi Spaghetti, cacingi e baccalà che serve nel suo Ristò di Francavilla al Mare.
Una lunga carrellata di paste, rotte dal sapore forte e selvatico portato nel piatto dal ristorante di Caramanico Il Cervo. Di nome e di fatto, perché la scelta dello chef di casa è ricaduta proprio su un Cervo in umido accompagnato da un purè.
Ottimo e morbido quello della Sottofesa di vitello farcita al pecorino e patate allo zafferano dello chef Paolo Giorgetti di Villa Immacolata, a Pescara. Per chiudere un classico della cucina del quinto quarto teramano, le famose Mazzarelle alla teramana, fatte con interiora e presentate con
Fra conversazione e spettacolo e le interviste dell’inesauribile conduttore, largo ai premiati individuati dalla giuria.
Dunque: premio della Critica al ristorante La Mugnaia di Città Sant’Angelo per la mugnaia ai sapori dell’orto; premio della Giuria al ristorante La Fontiana di Castellalto per le mazzarelle;
Terzo premio al ristorante Il Cervo di Caramanico; Secondo premio aVilla Mucchiarelli di Crecchio per la chitarrina al Montepulciano di Nadia Cirillo;
Primo classificato il ristorante Bottega Starinieri di Silvi per i Bucatini alla trescatora dello chef Paolo Starinieri.