“Ritorniamo a mangiare le virtù”. Con queste parole del professor Franco Berrino si è conclusa, nella piazza principale di Montesilvano Colle, la tavola rotonda sul tema “La prevenzione delle malattie croniche in cucina. Evitare i tumori mangiando sano e con gusto” alla quale hanno partecipato, su iniziativa del dottor Nicola Salvatorelli, otto specialisti della ricerca medica, per discutere dell’importanza di una sana alimentazione per prevenire i tumori. Ospite speciale della due giorni di incontri è stato appunto il professor Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ogni testimonianza è servita a fare il punto sulla necessità di ricercare la prevenzione anche in cucina.
“Ho portato per quarant’anni donne in sala operatoria, adesso non voglio più farlo, voglio prevenire e non curare”. ha affermato il professor Cianchetti, Oncologo Senologo, tra i fondatori dell’Associazione no profit ISA di Pescara, nata per avvicinare tutte le persone a corretti stili di vita. “Bisogna ripartire dai bambini e dalle mense scolastiche, per questo, con l’associazione, abbiamo proposto al comune di Pescara, in collaborazione con la Coldiretti, di rispettare la piramide nutrizionale abruzzese. Usare solo prodotti biologici a filiera controllata della nostra terra, questo è l’obiettivo del 2015. Selezione e qualità per la salute di tutti i bambini”.
Un’attenzione per un’alimentazione di qualità e basata su certi principi che ha ribadito anche il professor Franco Berrino. “Contavo i tumori” ha detto ricordando gli inizi della sua carriera “e il più frequente era quello del polmone; adesso le cose sono cambiate, le malattie intestinali sono salite al primo posto, seguite dal tumore alla prostata e alla mammella”.
Ha poi parlato a lungo e con calma della Sindrome Metabolica, cercando di far capire a tutti gli uditori che il benessere fisico nasce dal corretto funzionamento del secondo cervello umano, l’intestino. Per sindrome metabolica si intende una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare; i fattori sono legati ad uno stile di vita sedentario, peso eccessivo, ipertensione, colestrolo, diabete, patologie che possono portare più facilmente alla formazione di cellule tumorali.
“Si può evitare di morire di sindrome metabolica” ha rassicurato Berrino. “Come? riscoprendo la vera dieta mediterranea. I cereali integrali, le verdure, la frutta, tutti alimenti con funzioni protettive e di rivestimento delle pareti gastriche, che favoriscono la corretta assimilazione di grassi e zuccheri. Evitare invece di consumare il bianco da raffinazione, le farine bianche, gli zuccheri bianchi e il riso bianco, capaci di far salire alle stelle l’indice glicemico.
I tumori intestinali sono portati soprattutto dal consumo assiduo di carni rosse, ricche di ferro ossidante, che se cotte a temperature molto elevate, producono sostanze altamente tossiche per il nostro organismo. La vera protezione sono le fibre e chi ne mangia una giusta quantità giornaliera muore meno di infarto, ictus, malattie dell’apparato digerente e immunitario. Il segreto è cercare di mantenerci snelli e contenere i livelli di infiammazione nel sangue. Per far questo basta consumare cibi antinfiammatori, il pesce, riso integrale, cipolle, verdure e l’olio extra vergine d’oliva, ricco di fenoli, sostanze antinfiammatorie e antiossidanti, in grado di contrastare la formazione dei radicali liberi”.
Rispettando la dieta mediterranea quindi si può fare prevenzione, assumendo circa 40 gr al giorno di olio extra vergine d’oliva ci si può curare ed evitare di inceppare i perfetti ingranaggi del nostro corpo; mangiare cereali e verdure, soprattutto quelle selvatiche, potrebbe salvare la vita a tante persone ed è per questo che il professor Berrino ha concluso il suo intervento sollecitando tutti a riscoprire un piatto abruzzese antichissimo e salvifico, le virtù, e a consumare i prodotti della nostra regione, fatta di campi, boschi, fiumi e mari.
Tornare alla terra e nutrirsi dei suoi frutti, questi i segreti per una vita sana e di ottima qualità.
Francesca Mancini