Un bell’esemplare di pesce luna è stato rinvenuto spiaggiato sulla battigia dell’Area Marina Protetta all’altezza del lido Corallo di Silvi. A fare il ritrovamento del pesce ancora vivo è stato un ragazzo, Iacopo Celli, che ha anche tentato di riportarlo in mare, ma senza successo; ha avvisato allora la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri e sul posto si è recata la biologa Marina De Ascentiis, collaboratrice dell’AMP, che ha constatato il decesso causato, molto probabilmente, da una grossa ferita da elica alla base della pinna dorsale.
Il pesce Luna (Mola mola) è una specie cosmopolita presente in Adriatico ma non molto diffusa. E’ il pesce osseo più grande, l’esemplare rinvenuto era alto 1 metro, ma possono arrivare anche a 3 metri e raggiungere il peso di 2 tonnellate; peso superato solo dagli squali che però appartengono ai pesci cartilaginei, con i quali spesso il pesce luna viene confuso per la sua pinna dorsale quando emerge dall’acqua. A causa della sua forma non è un abile nuotatore e a volte si lascia trasportare dalla corrente, coricato su un lato sulla superficie del mare.
Ieri si è recata sul posto la Capitaneria di porto che ha avvertito il servizio veterinario dell’ASL di Teramo e l’IZS per le analisi e lo smaltimento del corpo. Non molto tempo fa una razza (Dasyatis pastinaca), una specie rara in Adritatico, dalle dimensioni ragguardevoli, si era spiaggiata sull’arenile dell’Area Marina Protetta. Frequenti sono anche gli avvistamenti di numerose specie marine che nuotano indisturbate nei pressi di Torre Cerrano: oltre a verdesche, tonni, razze e tartarughe Caretta caretta, anche un esemplare di tursiope, la specie di delfino più diffusa nel nostro mare, è stato avvistato dalle Guide del Cerrano mentre nuotava a 150 metri dalla spiaggia.
Si è di recente concluso lo studio durato un anno per stilare la lista delle specie presenti nell’AMP che ha consentito di rilevare la presenza della Cheppia (Alosa fallax), specie sempre più rara in Adriatico, perchè il suo luogo di riproduzione è lungo i fiumi.