Come nasce lo champagne e com’è nato lo spumante in Abruzzo, cosa unisce questi due prodotti, così vicini nel sapore, così lontani nella tradizione e come la secolare tradizione francese influenza la spumantizzazione che si va affermando in Abruzzo negli ultimi anni: Tutto questo anima la giornata di confronto e conoscenza organizzata dal Centro Tecnico Enologico di Pescara in collaborazione con l‘Isvea di Poggibonsi per il prossimo mercoledì 2 luglio. Un vero e proprio evento enologico “Lo champagne abruzzese incontra lo spumante d’Abruzzo”, che avrà come scenario la tenuta di Marchesi De Cordano a Loreto Aprutino a partire dalle 9,30 in poi.
Un viaggio inedito dentro due mondi diversi e affascinanti, per mostrare l’eccellenza di cui sono portatori e rivelare i progressi fatti in Abruzzo nella produzione di bollicine che anche se giovani hanno poco da invidiare alle sorelle francesi. Non sarà una sfida quella proposta dal Centro Tecnico Enologico di Vittorio Festa e dall’Isvea, azienda leader nella certificazione del comparto agroalimentare, ma una vera e propria full immersion sia nel metodo che nel sapore che contraddistingue champagne francesi e spumanti abruzzesi.
Conoscenza e degustazione, l’evento è diviso in due parti. Durante la prima l’enologo Vittorio Festa e il dott. Gianfranco Baldetti illustreranno il perché della giornata e le caratteristiche dei due prodotti che appartengono a culture enologiche diverse, con storie e ambizioni differenti, ma che negli ultimi anni hanno visto le bollicine d’Abruzzo eccellere in più di un’occasione, fino a diventare un vero e proprio “caso” per metodo e risultati raggiunti nel bicchiere e a lanciare un legittimo e autorevole guanto di sfida alle più note bollicine francesi.
Ad accompagnare i partecipanti nella sfida Francia-Abruzzo ci sarà la degustazione affidata a due brillanti guide dell’uno e dell’altro versante enologico: l’enologo francese Christophe Gerland che presenterà una serie di tre champagne e il giornalista e sommelier Alessandro Bocchetti, fiero testimone di tre spumanti abruzzesi.
Giornata piena, scandita dall’abbinamento dei vini al pranzo preparato per esaltarne il sapore e poi un approfondimento tecnico di nuovo con l’enologo Christophe Gerland su vari aspetti della produzione. Si esplorerà la fase che va dalla raccolta al tiraggio per arrivare all’elaborazione del vino di base, passando per la i tempi della vendemmia, le attrezzature usati, la pressatura, il frazionamento e la chiarifica dei mosti, la fermentazione alcolica e malo lattica, per arrivare ai cosiddetti “assemblaggi” e ai metodi più innovativi per affinare il sapore e le qualità del vino. Un ulteriore approfondimenti ci sarà scendendo poi alla seconda fase, quella che va dal tiraggio al dégorgement e che caratterizza il vino fino a farlo diventare prodotto da assaporare e ricordare perché conquisti il suo spazio sul mercato.
Un viaggio affascinante che dimostra i grandi progressi e la grande tecnica di cui l’Abruzzo è diventato capace, pur vantando una “giovane” ma promettentissima produzione di bollicine autoctone.
Ore 09.30-10.00: Arrivo e Registrazione dei Partecipanti
Ore 10.00: saluti e presentazione della giornata con l’enologo Vittorio Festa e il dott. Gianfranco Baldetti
Saluti, presentazione della giornata
Ore 10.00-13.00: degustazione a 4 mani con l’enologo Christophe Gerland e il giornalista Alessandro Bocchetti guideranno la sessione di 3 Champagne e 3 spumanti locali.
Ore 13.00-16.00: Pranzo e abbinamento vini-piatti.
Ore 16.00-18.00: Il processo di Elaborazione “Champenois” – Approfondimento tecnico con l’enologo Cristophe Gerland
Fase 1: Dalla raccolta al tiraggio, elaborazione del vino base
Il grado di maturità delle uve adeguato
La vendemmia (attrezzature, controlli)
I differenti gradi di pressatura: specificità della pressatura “champenois”, i programmi, le attrezzature
Il frazionamento dei mosti e la loro chiarifica
La fermentazione alcolica e malo lattica
Gli assemblaggi: l’apporto dei diversi vitigni;la strategia di pre-assemblaggio e assemblaggio, commenti per realizzare uno stile riproducibile.
La chiarifica e la stabilità dei vini: strategia, prodotti ed attrezzature tradizionali; prodotti ed attrezzature innovative (centrifugazione, elettrodialisi)
Fase 2: Dal tiraggio al “dégorgement”
La preparazione del vino per il tiraggio.