Il Parco della Majella potrebbe diventare l’anno prossimo sede di un congresso internazionale dedicato a tutti i parchi nazionali esistenti nel mondo. La proposta è di Miklos Banhidi, coordinatore di “Young People’s Book On Leisure”, un progetto che è stato al centro dell’evento che si è svolto nei giorni scorsi a Roccacasale e che ha visto la partecipazione di 17 delegazioni provenienti da paesi di tutto il mondo. Banhidi, affascinato dalle bellezze naturalistiche del parco, ha preannunciato il suo impegno affinché il congresso si tenga in Abruzzo con il contributo della World Leisure Organization, l’associazione mondiale che promuove il tempo libero come stimolo alla crescita umana e il cui presidente, Roger Coles, si è collegato in videoconferenza con Roccacasale.
L’iniziativa si è svolta grazie alla sinergia tra l’Associazione Open Space e il Parco Nazionale della Majella nella realizzazione di “Young People’s Book On leisure”.
Le prime fasi del progetto erano state realizzate grazie al riconoscimento da parte della Commissione della “World Leisure Organization” dell’impegno e il lavoro svolto dalla Open Space nel First Editorial Camp, tenutosi in Ungheria durante la scorsa estate, dove si era presentata con un gruppo costituito da 9 ragazzi.
La seconda tappa dello scambio culturale si è svolta nel Comune di Roccacasale, un evento nato dall’idea di scrivere un libro sul tempo libero dei giovani, cofinanziato dalla Comunità Europea.
Il progetto, iniziato la scorsa estate in Ungheria, ha visto la collaborazione di 13 Università, europee ed extraeuropee (Italia, USA, Cina, Taiwan, Corea del Sud, Spagna, Ungheria, Lettonia, Brasile, India, Romania, Germania, Austria) ed è stato condiviso dalla Open Space, capitanata dal suo presidente, Enrico Pace. L’associazione promuove programmi di scambio culturali in un’ottica di valorizzazione delle diversità culturali e di promozione del territorio nazionale e regionale, incentivando e supportando attività di confronto e di mobilitazione tra giovani, famiglie e associazioni.
“Il territorio può e deve essere valorizzato anche e soprattutto attraverso eventi rivolti ai giovani, futuri fruitori” ha affermato Franco Iezzi, presidente del Parco, che ha patrocinato l’evento, riconoscendo in simili iniziative un volano promozionale di indubbio valore anche a fini turistici.
L’obiettivo del progetto è quello di insegnare ai giovani a sfruttare il tempo a loro disposizione in modo costruttivo e valorizzare il proprio territorio. Dai risultati ottenuti si evince che unire i due aspetti è possibile, mettendo in condizione i ragazzi di poter vivere attivamente il territorio, lasciando loro l’opportunità di promuoverlo, attraverso “storie raccolte”, foto e video che raccontano luoghi, tradizioni e cultura. Durante il campus, il lavoro dei ragazzi è stato articolato in work-shop svolti all’interno del Castello Medievale di Roccacasale.
In settimana sono state effettuate visite ed escursioni nel Parco Nazionale della Majella e nei principali centri di interesse turistico-culturale della Valle Peligna e del Pescarese.
I ragazzi partecipanti, oltre 70 provenienti dalle 13 nazioni, hanno potuto trascorre momenti unici in ambienti naturali, sconosciuti a molti, scoprendo le numerose attività sportive che si possono praticare nel territorio.
Nel corso del meeting finale, tenutosi ieri presso la Badia Morronese, i rappresentanti delle 13 nazioni hanno avuto modo di confrontarsi e di tirare le somme su quanto vissuto.
Il progetto culminerà con la pubblicazione del libro che raccoglie il lavoro prodotto in quest’ultimo anno e che verrà presentato in Alabama, a settembre prossimo, durante il “World Leisure Congress”.