Il panorama da un’altezza di 2.500 metri mostra la terra d’Abruzzo in tutta la sua bellezza. E lo sguardo di Henry, dalla vetta del Monte Velino, può spaziare nella vastità del panorami, può “riposarsi” dopo una viaggio faticoso, vissuto tra sassi e asperità di sentieri che si inerpicano sulla montagna, ancora più difficoltosi per lui, che li ha percorsi sulla sua “joelette”, una speciale carrozzina da “fuori strada” che consente ai disabili non deambulanti di accedere alla montagna altrimenti preclusa. Il suo Cammino Possibile, portato a termine insieme a quattro squadre di compagni di viaggio che lo hanno supportato e sostenuto nel viaggio, è stato raccontato da Lucia Frascadore, regista trentottenne originaria di Salerno, ma residente a Roma, in un corto della durata di poco più di tre minuti che è in concorso a “Premia il tuo corto preferito”, sezione web dei Premi David di Donatello 2014 (in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano).
Il corto racconta “la bellissima esperienza vissuta realmente da Henry che attualmente vive in Francia, ma è nato nella Valle del Fucino, e che grazie ad una particolare invenzione,il 24 giugno del 2012, ha potuto rivedere la sua terra da una prospettiva d’eccezione, la vetta del Monte Velino: 2.500 metri erti, sassosi, quasi senza un sentiero tracciato.” si legge nella presentazione del filmato. “Il tutto sotto il sole.Per fare tutto questo Henry si è coraggiosamente affidato ai suoi amici”. La colonna sonora scelta dalla regista romana è “Goldrake”, di Alessio Caraturo.
“La mia passione è nata per caso, mentre rivedevo i filmini di viaggio fatti da una mia amica, ho deciso di comprare una telecamera. Commentavamo da un pullman che ci portava in giro per la Turchia i tipi strani che incrociavamo. Prima ho sperimentato video di tipo documentaristico, poi i corti ” spiega Lucia Frascadore parlando della sua esperienza. “In questo corto che considero sulla accessibilità, non c’è stato un unico protagonista, siamo stati un’unica grande squadra. Mi sento di nominare Leonardo Paleari che ha avuto il coraggio e l’iniziativa di organizzare quest’impresa unica in Italia”.
Imponente e maestoso, il Velino, meta del cammino impossibile dei protagonisti del corto, è un monte brullo e selvaggio, che consente dalla sua vetta la vista del vasto bacino del Fucino, terra d’origine di Henry.
“Ho iniziato a conoscere l’Abruzzo solo da qualche anno, grazie a Paolo Piacentini e a FederTrek Escursionismo e Ambiente,” conclude la regista “E’ un territorio che ha la bellezza di essere ancora ruvido e un po’ selvaggio, e pieno di persone che si danno da fare. Così l’ho conosciuto io .”
Per votare Il Cammino Impossibile, si ha tempo fino al 4 giugno prossimo accedendo alla pagina web in cui sono presenti tutti i corti in concorso.
L’intervista a Lucia Frascadore sul sito del concorso
Il link per vedere e votare il corto