“La pittura è anche emozione e io riporto sulla tela le emozioni che mi danno le donne”. L’arte per l’arte di Gigino Falconi non conosce limiti e il maestro abruzzese lo dimostra dando alle stampe un prezioso libretto di poesie di suo pugno, “L’Amore: le sue immagini, le sue parole”.
Sarà presentato venerdì 30 maggio a Teramo, nella sede del museo archeologico con l’esposizione di due dipinti inediti di grandi dimensioni del nuovo ciclo: “L’Amore: le sue immagini, le sue parole”. Come nel titolo del suo lirico diario, dove fin dalla copertina l’artista svela il suo mondo più intimo: “Le mie notti sono salde muraglie di incubi/ mentre la nebbia copre di silenzio la valle dorata del tuo corpo/ non lasciare che la mia fine porti via il tuo ricordo”.
Tutta da leggere l’introduzione di Giuseppe Lisciani, profondo conoscitore dell’animo dell’artista. Sessantanni di pittura incarnati splendidamente quelli di Falconi, destinati a restare radicati nel tessuto cittadino grazie alla numifica donazione di venti opere al Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna” di Pescara.
Museo che nei mesi scorsi ha ospitato la grande antologica a lui dedicata “Una Vita per la Pittura” (curatore Giuseppe Bacci con Raffella Cordisco), sette percorsi temporali a partire dai primi anni Cinquanta e comprendente opere che hanno storicizzato Falconi tra i maestri della figurazione italiana. L’inaugurazione dello Spazio Gigino Falconi è in programma venerdì alle 11. Le venti opere donate alla città di Pescara sono state selezionate durante l’esposizione con sondaggio popolare secondo l’idea di Augusto Di Luzio, promotore della grande mostra. Nella stessa sede inaugurazione dei capolavori della mostra “Il fascino dell’immagine. Tradizione e modernità”, donazione del mecenate abruzzese Alfredo Paglione al capoluogo adriatico.
Jolanda Ferrara