La storia del Volto Santo è ancora avvolta nel profondo mistero. Si narra che il velo su cui è raffigurato il viso di Gesù , custodito da più di 500 anni a Manoppello, fu portato nel 1506 in paese da un pellegrino che lo consegnò a Donat’Antonio Leonelli, uno dei notabili del luogo. E’ questo l’unico riferimento storico ma, in realtà, sono ancora in corso molti studi sul velo che consente di vedere il viso del Cristo da entrambi i lati e che risulta essere perfettamente sovrapponibile con l’immagine raffigurata sulla Sacra Sindone. Una corrispondenza, questa, che fa presupporre che il Volto Santo sia la famosa “Veronica”, rubata a Roma nel 705.
Al di là di ogni ipotesi, resta il forte sentimento di devozione che gli abitanti del paese hanno verso il Volto Santo e che manifestano, fin dal 1750, con una celebrazione che cade nella terza domenica di maggio. Domani, 18 maggio, infatti, la tradizione si rinnova con la festa del Volto Santo, un rito a cui prendono parte fedeli e curiosi in un connubio tra fede e folclore. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 7.30 con l’esposizione del sacro velo, alle 9 ci sarà la Santa Messa al santuario, seguita alle 10 dalla processione che parte dalla basilica per arrivare alla chiesa di San Nicola, nel centro storico di Manoppello.
Il Volto Santo, custodito in una teca, viene portato a spalla da alcuni fedeli con l’accompagnamento di canti di preghiera. All’ingresso del paese, fuochi d’artificio salutano l’arrivo della processione mentre le donne esprimono i loro sentimenti di devozione stendendo sui balconi delle proprie case le coperte più belle e preziose del loro corredo, realizzate spesso all’unicinetto. Il passaggio del Volto Santo, inoltre, viene accompagnato dal lancio di petali di rosa. All’arrivo nella chiesa inizia la veglia di preghiera che prosegue fino al giorno successivo . Il lunedì, infatti, il Volto Santo viene riportato nella basilica dove è custodito abitualmente, dopo aver nuovamente percorso in processione le vie del paese.
I festeggiamenti prevedono anche l’esibizione di complessi bandistici e di gruppi musicali locali.
(foto in copertina tratta dal sito del Santuario del Volto Santo, foto a corredo dell’articolo di Domenico Lucchese)