Andando indietro nel tempo alla ricerca della prima rappresentazione dei Misteri di Orsogna si arriva al 1350, uno scritto tratto da un documento originale risalente a quasi un secolo prima. Non erano ancora i Talami di oggi, ma rappresentavano in modo sentito e popolare le Sacre Scritture. Scritti che ad Orsogna prendono forma, colore e corpo attraverso dei quadri umani portati in processione per tutto il paese il lunedì di Pasqua e ogni Ferragosto, richiamando turisti da tutto l’Abruzzo, varcando i confinid ella regione, per ritrovare compaesani sparsi in tutto il mondo.
Una tradizione forte, tanto forte, si legge nelle origini del rito, da resistere al divieto della Chiesa di rappresentarli in tempo di riforma e controriforma cattolica. Si narra che le rappresentazioni vennero proibite anche intorno al 1826, dall’Intendente della Provincia e reintrodotte con speciale dispensa di autorizzazione, nel 1852 circa.
Sacre rappresentazioni in onore della Madonna del Rifugio, divenute ancora più forti dal 1944 quando la guerra distrusse la casa di quella Madonna dove si conservava un ritratto miracoloso della Vergine, con il volto scuro, come l’iconografia bizantina mostra. Quel viso, prodigiosamente, diveniva chiaro all’alba del martedì di Pasqua per occhi che potevano vederlo, quindi i pellegrini si radunavano in preghiera tutta la notte per poter avere quegli occhi ed essere interpreti del prodigio. E un mattino nella chiesa non il viso bianco, ma la visione della Madonna che abbracciava i fedeli col suo manto diede nome al rito in suo onore, fu allora che quel quadro venne chiamato Talamo.
Un Talamo per ogni quartiere di Orsogna, portato in processione. Un quadro oggi condotto con trattori e raffigurante scene bibliche, incarnate da ragazzi, ragazze e bambini della cittadina marrucina. In cima al Talamo una bimba sollevata dal resto della scena la domina e impressiona il pubblico, perché resta immobile per tutto il corteo.
Fede, tradizione, sacrificio e preghiera scandiscono la preparazione dei carri, dei Talami, dei temi che ogni anno accompagnano il rito. Dio che educa è stato l’ultimo. Un lunedì di pasqu a contatto con una delle rappresentazioni più forti e popolari è quello che aspetta chi sceglierà di vivere questa avventura a Orsogna. Noi ve la raccomandiamo.
“Per Orsogna i talami ormai sono diventati la normalità ma come sempre i cittadini ci sostengono, quello che ci gratifica è la presenza di molti turisti attratti dallo spirito originario e conservato nel tempo” spiega Livia Ceccarossi, che fa parte del comitato organizzatore. “Se i nostri ragazzi partecipano con interesse ed affetto è perchè hanno in casa chi gli ha trasmesso l’amore per i talami. Quest’anno andremo a York, per concludere un percorso iniziato diversi anni fa, e gemellare i Talami ai Mistery Plays, che nel 2012 sono stati qui con uno dei loro vagoni per la realizzazione estiva dei Talami: questo gemellaggio è stato reso possibile dall’impegno della nostra associazione nella ricerca delle radici comuni, risalenti ad epoca medievale, della religiosità popolare in tutta Europa”.
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Tema conduttore
L’Amore, l’Inganno, il Perdono e la Giustizia nella Bibbia.
La Bibbia, il Libro dei libri, il Libro Sacro, è anche la narrazione di eventi e situazioni terrene che, se da un lato dimostrano la vulnerabilità dell’uomo, dall’altro confermano che grazie all’amore ed alla fiducia riposta in Dio, egli acquisisce forza e rettitudine.
“La misericordia è la vera forza che può salvare l’uomo e il mondo dal ‘cancro’ che è il peccato, il male morale, spirituale”. Lo ha detto papa Francesco all’Angelus. “Solo l’amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori e nella storia”, “la gioia di Dio è perdonare”.
“Il pericolo qual è? – ha chiesto papa Francesco – Che noi presumiamo di essere giusti, e giudichiamo gli altri. Giudichiamo anche Dio, perché pensiamo che dovrebbe castigare i peccatori, condannarli a morte, invece di perdonare”. “Se nel nostro cuore non c’è la misericordia – ha detto ancora il Pontefice -, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perché è l’amore che salva, non la sola pratica dei precetti. E’ l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti”.
Secondo il Pontefice, “Gesù è tutto misericordia, tutto amore, è Dio fatto uomo. Ognuno di noi è quella pecora smarrita, ognuno di noi è quel figlio che ha sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai”. “Rispetta la nostra libertà – ha aggiunto -, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore. E il suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna”.
I talami 2014 sono:
Rebecca incontra Isacco
Sansone tradito da Dalila
Il giudizio di Salomone
Susanna e perfidi vecchi
La danza di Salomè
Il primato di Pietro
La Madonna del Rifugio
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