All’estero la conoscono come la pasta più artigianale del mondo. In Italia la scelta di non essere negli scaffali della grande distribuzione non preclude a Rustichella d’Abruzzo orizzonti di mercato nuovi e innovativi. Uno degli ultimi è quello sportivo, grazie ad un tipo di pasta che coniuga ricerca e gusto e che accompagnerà il Giro d’Italia con la sponsorizzazione di una squadra, il team Lampre Merida.
“Mangeranno la nostra pasta fino all’ultima tappa – illustra Stefania Peduzzi, voce della nuova generazione di Rustichella, nata da Piero Peduzzi, suo padre, il creatore del marchio – così potremo testare sulla competizione sportiva più popolare d’Italia le proprietà di Pasta Young e il potenziale”. Gaetano Sergiacomo creò il primo pastificio nel 1924, a Penne. Oggi la tradizione, intatta, continua a Pianella e arriva in tutto il mondo grazie a quello che accade nel laboratorio artigianale, dove semole e grani duri, scelti secondo l’insegnamento del passato, continuano a venire impastati con l’acqua di montagna e dove si produce molto altro, dalle conserve ai sughi, ai dolci, persino birra. Innovativa la politica di vendita, che vede nell’e-shop una delle frontiere più battute per raggiungere il mondo e portarci il marchio e la tradizione abruzzese che esso racchiude, attraverso l’e-sho di Meliora.
“La politica della qualità ci accompagna da sempre – riprende Stefania – E’ una scelta, come quella di una rete distributiva particolare che vede l’80 per cento della nostra produzione andare verso l’estero: siamo in 60 paesi, Usa in primis. Crediamo anche nel territorio e vogliamo farlo crescere, attingendo le materie prime dalla filiera corta e oggi possiamo essere orgogliosi di dire che realizziamo pasta con grani coltivati in area vestina. Pasta Young arriva da un progetto finanziato da una legge dello stato sugli alimenti funzionali. Abbiamo prodotto una pasta a basso indice glicemico, con il 40 per cento in meno di carboidrati, adatta agli sportivi. Ce n’è anche una che grazie alle fibre solubili dell’orzo aiuta a controllare e ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e una linea per diabetici. E’ la pasta del benessere, insomma, che dalla salute stiamo introducendo nel mondo dello sport perché chi pratica attività fisica non rinunci alla qualità, al gusto”. Non si trova ovunque, Rustichella la sta distribuendo in farmacie e punti vendita dedicati, ma è alla ricerca di uno sfogo sul mercato che trasmetta gli obiettivi di qualità e innovazione contenuti nel prodotto.
“Sì, perché gli ingredienti sono tutti di altissima qualità e tracciabili, anche se questa è una pasta speciale, che va oltre le nostre tradizionali linee di pasta – spiega Stefania Peduzzi – Lo sport è un vettore, come lo è il mondo nutrizionistico dei bambini, a cui indirizziamo una linea ad hoc già da diversi anni sul mercato, che contiene verdure bio per il suo 35 per cento. L’obiettivo è arrivare ad una pasta al 100 per cento privo di carboidrati che si faccia mangiare, che quindi conservi il gusto, fattore importantissimo”.
Il Giro ne veicolerà il marchio nelle sue tappe fino al 26 maggio, un vettore di marketing territoriale di impatto per il brand che produce anche birra, grazie al nonno. “Anni fa ci avvisarono che era scaduto il marchio di Birra Europa e se volevamo rinnovarlo – racconta – così ci siamo accorti che mio nonno lo aveva registrato prima che la birra diventasse una produzione autoctona e prima che nascesse l’Europa. Una lungimiranza pazzesca. Così lo abbiamo rinnovato e nel 2005 l’abbiamo prodotta con 4 o 5 grani autoctoni che abbiamo dato a dei maestri birrai perché facessero un prodotto in linea con i nostri standard”.
Sul sito oltre ad un guest book di eccezione, Pavarotti, per citarne uno, era un consumatore assiduo della pasta vestina, ci sono anche le ricette, le chiediamo qual è quella che più frequentemente cucina con la pasta di famiglia: “Rifacendo la Rustichella Classica abbiamo scelto di proporla con la ricetta più semplice – conclude – Pasta, olio extravergine di oliva, aglio, pomodoro fresco e una generosa manciata di parmigiano. Da lì nascono mille altre ricette”.
(le foto sono tratte dai siti internet del gruppo)