Una presenza DOC, ma anche DOP e IGP quella dell’Abruzzo al 48° Vinitaly e al 20° Salone del Sol da domenica 6 aprile a Verona. Oltre al vino e olio ci sarà il meglio dell’agroalimentare abruzzese ai due appuntamenti fondamentali che rappresentano la massima espressione dell’eccellenza Made in Italy a cui l’Abruzzo si presenta con ben 61 riconoscimenti già in tasca.
In Regione, la presentazione dell’imponente sbarco abruzzese alla prestigiosa rassegna enologica, accanto all’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, del presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, del presidente del Consorzio tutela dei Vini d’Abruzzo, Tonino Verna e del presidente del Consorzio Tutela Dop Aprutino-Pescarese, Silvano Ferri.
“E’ impensabile non notare la coincidenza con la data del 6 aprile che per noi abruzzesi segna un momento di grande cordoglio per via del terremoto che ha colpito l’Aquila 5 anni fa – esordisce Febbo – Noi vogliamo essere a Verona rappresentando ciò che di bello e di buono rappresenta l’Abruzzo. Cominciamo col parlare di comparti che vantano dati importanti, traguardi importanti a livello qualitativo, lo dimostrano i premi dati all’Abruzzo e anche i dati economici che sono cresciuti di anno in anno. Tre o quattro anni fa immaginare che l’Abruzzo superasse i 120 milioni di euro con le esportazioni di vino era inimmaginabile. Così l’olio, che pure viaggia a percentuali importanti. L’Abruzzo ha voluto essere presente in modo imponente, 90 aziende vitivinicole al top, ospitate prevalentemente nell’ambito del padiglione n. 12, di cui 20 nell’area assegnata al Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo (con una superficie di 298 mq) e 21 nell’area del Consorzio di Tutela delle Colline Teramane (384 mq). Più le 26 del settore dell’olio. Insieme sono la dimostrazione di come l’intero comparto sia in salute, nonostante la crisi. L’economia è in grande difficoltà, una situazione che influisce anche sul comparto, ma abbiamo imprenditori che si stanno dandoda fare allargando attività e mercati. Donne e uomini a cui va un grande plauso perché saranno gli artefici dei risultati che riusciranno a venire”.
La Regione Abruzzo – Direzione Politiche Agricole, con la collaborazione del Centro Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo, avrà a disposizione una superficie di oltre 500 mq nella quale saranno ospitate le aree dedicate alla degustazione vini e dei prodotti tipici e la zona stampa. Il programma delle degustazioni e degli eventi istituzionali, che si svolgeranno nella quattro giornate nell’ambito dell’Area Abruzzo, è molto intenso e prevede momenti di particolare interesse che richiameranno sicuramente numerosi operatori, giornalisti ed opinion leader: “Abbiamo cercato di fare il nostro meglio e rispondere alle richieste che ci venivano dal comparto – sottolinea Silvio Di Lorenzo, presidente della Camera di Commercio di Chieti e del Centro Interno degli enti camerali – saremo presenti come istituzioni, perché riteniamo che il comparto sia molto importante. Andiamo per rappresentare e rappresentarci al meglio, a fare un tifo incredibile per il vino, che è un fattore di trascinamento altissimo per il turismo ed enogastronomia”.
Ma anche l’olio, che si presenta con un palma res già di grande impatto, racconta Silvano Ferri, presidente consorzio di tutela Aprutino Pescarese: “Sol e Vinitaly sono appuntamenti importanti, in un momento di grandi cambiamenti in agricoltura che ci saranno nei prossimi sette anni, per via della nuova Pac e nuovo Programma di Sviluppo rurale, anche per far calare un meccanismo attuale e gestibile e che rappresenti il territorio e le tipicità e ricchezze enogastronomiche che racchiude. Al Sol ci saranno 26 aziende su 500 mq poi, nell’ambito di queste giornate, ci saranno due momenti importanti, lunedì e martedì in cui gli operatori esteri incontreranno i produttori perché l’export è determinantissimo. Il 2013 ha dato cifre entusiasmanti, il valore ha raggiunto i 33 miliardi a livello nazionale, lo scorso anno l’incremento abruzzese era pari al 5,8 per cento, la regione cresciuta di più. I trend dicono che entro il 2017 crescerà ancora, fino all’8,9 per cento, per arrivare ai 50 miliardi di euro, supereremo tessile e meccanica. Dentro questi volumi c’è tutto il nostro patrimonio e valore olivicolo, che fa dell’Abruzzo una regione leader. Vino e Olio, ormai sono protagonisti indiscussi, riusciamo a gestire anche le avversità climatiche, per l’olio abbiamo avuto un’annata difficilissima, per via della siccità e della neve che, malgrado tutto ci hanno portato al Sol a conquistare medaglia d’oro con cultivar dritta e il terzo premio con una cultivar, la gentile. Abbiamo 25 cultivar autoctone che potranno davvero conquistare il mondo”.
Ci stanno provando i consorzi di tutela, primo fra tutti quello abruzzese, lo sa il presidente Tonino Verna: “E’ un momento importante per la viticoltura abruzzese – dice – Bene: 92 aziende di cui 80 di area consortile e 12 dentro gli altri padiglioni. Ci presentiamo a Verona con piglio e determinazione di aver raggiunto qualità e consapevolezza dei nostri mezzi e formazione tecnica e manageriale delle aziende, per vincere sfide del mercato mondiale. Mercato che è in crisi. Vero che il boom di esportazioni c’è e questi dati ci caricano di passioni e voglia di crescere, ma dentro quei dati c’è qualcosa che non va liscio, perché abbiamo un incremento dei fatturati, ma siamo fermi con i quantitativi di esportazione, con i volumi. Adesso la battaglia è fare crescere anche quelli. Abbiamo imposto il valore, ora dobbiamo crescere numericamente. Possiamo farlo perché la nostra produzione é attrezzata sia per la qualità, che gusti del consumatore prevalentemente extranazionale e extraregionale”.
Un risultato, ne è convinto Verna, arrivato anche da importanti sinergie: “L’abbinamento della comunicazione del vino con arte e tradizione e culturale è un elemento importante perché dobbiamo raccontare la qualità del prodotto e da quella territorio viene – sottolinea – E noi abbiamo la carta dell’Abruzzo regione verde d’Europa che potrebbe fare anche di più per produrre valore aggiunto, ma i campanili esistono ancora e speriamo che nel futuro immediato divenga più agevole il dialogo fra assessorati, enti locali. Tutto ciò necessario per differenziare l’Abruzzo per prodotto e territorio, riconvertendolo verso un’agricoltura sostenibile, facendone modello di maggiore rispetto per l’ambiente e l’attenzione ad altri prodotti. Questo dobbiamo comunicare e non possono farlo solo le aziende che vivono il dramma di chiudere i bilanci e che hanno alle prese con aumenti divenuti insostenibili, ad esempio quello del gasolio. Bisogna ottimizzare notizie ed elementi di riflessione per ottimizzare anche i costi, su questo bisognerà impegnarsi. La sfida che ha vinto l’Abruzzo l’ha vinta sul rapporto qualità e prezzo, avendo costi elevati e dovendo remunerare investimenti che le aziende sostengono, ora dobbiamo fare rapporto tra qualità e valore. I valori sono agricoltura sostenibile, meno chimica e la qualità di cui siamo portatori”.
[box_dark]L’Abruzzo a Verona in cifre
Dal 6 all’8, in collaborazione con l’Associazione Movimento Turismo del Vino Abruzzo, nell’area appositamente allestita, si degusteranno numerosi piatti e prodotti tipici abruzzesi. Rigurado, poi, al Sol, che è la più importante manifestazione fieristica al mondo nel settore degli oli extravergini di oliva di qualità, anche quest’anno vi hanno aderito un nutrito numero di aziende oleicole regionali che approfitteranno di questa manifestazione per consolidare, e magari aumentare, la loro posizione sui mercati nazionali ed internazionali.
La zona dedicata all’Abruzzo è di 500 mq e sarà allestita con spazi verdi e suddivisa in box arredati che saranno occupati dalle 26 ditte presenti. Lunedì 7, alle ore 12.00 è in programma, nell’area appositamente riservata dall’Ente Fiera (Sala Mantegna), una presentazione dell’Abruzzo e una degustazione di oli. Un altro evento organizzato dall’Assessorato alle Politiche agricole, con VeronaFiere, è il cosiddetto Walk Around Tasting nel corso del quale le aziende presenti incontreranno i buyer esteri (lunedì 7 e martedì 8 alle ore 16 presso l’International Meeting Point del padiglione Sol).
Grande attesa è, infine, riservata alla premiazione delle aziende abruzzesi che domenica 6 aprile, alle ore 14.00, nella Sala Mantegna, riceveranno i premi per la partecipazione al Concorso Internazionale Sol D’Oro 2014. Prestigioso il bilancio per i produttori abruzzesi con un Sol d’oro (Az. Agr. La Quagliera di Spoltore), un Sol di bronzo (Az. Agr. Tommaso Masciantonio di Casoli) e 5 “Gran Menzione” (Az. Agr. De Antoniis Adele di Garrufo, Tenuta Sant’Ilario di Pineto, Az. Agr. La Selvotta di Vasto, Frantoio Hermes di Penne e Az Agr. Tommaso Masciantonio di Casoli).
Il Concorso quest’anno ha visto la partecipazione di ben 250 oli internazionali, ed i traguardi raggiunti dalle nostre imprese sono a testimoniare l’eccellente sforzo produttivo delle aziende agricole e dei frantoi regionali. Risultati molto importanti certificati anche dal valore delle esportazioni con l’olio extravergine d’oliva che ha fatto registrare un +16% rispetto al 2012.
L’EXPORT DEL VINO NEL 2013 HA SUPERATO QUOTA 120 MLN DI EURO La vitivinicoltura costituisce il principale comparto del settore agroalimentare abruzzese rappresentando oltre il 20 per cento della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale. La produzione complessiva di vino supera normalmente i 3 milioni di ettolitri, ponendo l’Abruzzo tra le prime cinque regioni vinicole italiane.
I vini rossi costituiscono circa il 57-58% della produzione totale, seguono i bianchi il 35-36% e i rosati con il 7-8%. La produzione di vini a DOP (DOCG/DOC) supera ampiamente il milione di ettolitri/anno, pari a circa il 40% del totale regionale. La parte del leone viene svolta logicamente dalla provincia di Chieti con circa il 78% del totale regionale, seguita dalla provincia di Pescara con l’11% e da quella di Teramo con l’8%. Il Montepulciano d’Abruzzo con i suoi 850.000 ettolitri rappresenta la DOC più importante costituendo quasi l’80% del totale regionale dei vini di qualità, con un trend di crescita costante, la DOC Trebbiano d’Abruzzo è piuttosto stabile aggirandosi mediamente sui 200.000 ettolitri l’anno e molto interessanti sono le produzioni delle recenti DOC Cerasuolo d’Abruzzo e la DOC Abruzzo.
Le produzioni ad IGP (IGT) superano i 300.000 ettolitri l’anno e costituiscono un grande serbatoio di sperimentazione di nuovi vitigni e nuovi vini. Si confermano eccellenti anche i dati relativi all’export che nel 2013 ha superato quota 120 milioni di euro (pari al 2,5% sul totale export Italia), facendo segnare non solo un incremento sull’anno precedente di oltre il 12%, ma con un trend in continua crescita ha fatto segnare il record negli ultimi 5 anni.[/box_dark]