Calano i consumi di frutta e verdura, ma ne aumenta la produzione. L’Italia è infatti tra i primi produttori di ortofrutta in Europa e nel mondo. A dirlo è il Cso, Centro servizi ortofrutticoli, che ha presentato il progetto Ortofrutta d’Italia, iniziativa che vuole spiegare ai consumatori l’importanza per la salute della frutta di stagione.
L’Italia, infatti, produce circa 36 milioni di tonnellate di ortofrutta: circa 18 milioni di frutta, oltre 14 milioni di ortaggi e circa 4 milioni di agrumi, ”con dei primati assoluti europei e alcuni anche mondiali – ha detto Paolo Bruni, presidente del Cso – come le pesche, le pere, i kiwi, dove siamo leader indiscussi a livello europeo o come per i carciofi, dove siamo leader mondiali”.
Per le pesche e nettarine la produzione italiana è al primo posto in Europa, con il 43% della produzione totale. L’Italia è leader in Europa anche per la produzione di pere, dove la percentuale è intorno al 35%, e per i kiwi, con il 70% del totale. Anche nell’ambito degli ortaggi l’Italia può vantare una posizione di assoluto rilievo: è il caso ad esempio del pomodoro, per il quale siamo il primo paese produttore nella Ue con il 37% del totale. Importanti sono anche i prodotti come le lattughe (22% del totale), i meloni (32%) e i radicchi (28%).
Ma, nonostante la grande produzione, il calo di consumi continua, ”ed è tanto più allarmante – ha spiegato Bruni – se si considera che, al di là dei luoghi comuni, la spesa famigliare per l’ortofrutta rappresenta oggi appena il 3% della spesa totale, non solo alimentare. Proporrei agli italiani di ritornare ad apprezzare il valore straordinario dei nostri prodotti – ha concluso – raddoppiando gli acquisti quotidiani per famiglia e garantendosi così, più benessere e salute”.