Quando per inaugurare la sede è stato segato un megatronco davanti all’ingresso dello store di San Giovanni Teatino si era già capito, vista la presenza di Alce e Orso, che Ikea avrebbe sfruttato la visibilità del territorio per restituire qualcosa all’Abruzzo. Infatti l’Abruzzo era entrato nel menu, confondendosi con le specialità svedesi. Poi, a un anno e mezzo da quell’inaugurazione e a oltre un milione e mezzo di visite e a 46 milioni di fatturato, quel desiderio si è come intensificato e di fronte alla mancanza di una richiesta diretta, il colosso ha fatto da sé e ha aperto le porte al prodotto tipico per eccellenza qui in Abruzzo: l’arrosticino.
La notizia arriva a margine della presentazione del Report Ambientale, Sociale e delle Risorse Umane per il 2103. Sua eccellenza il rostello, dunque, entra nei menù insieme alla pasta bio delle oasi Wwf locali e le pizzette teramane. Pasta andata benissimo: con gli oltre 2.600 “menu di pasta Bio” venduti. Menù dove faceva già bella mostra il timballo abruzzese, sin dalle origini del negozio di San Giovanni Teatino.
Un passo sostenibile Ikea lo aveva storicamente fatto con l’operazione porte aperte al vino libero, l’Associazione di 12 produttori vinicoli di 8 diverse regioni italiane impegnati a realizzare un Vino Libero da concimi inquinanti, Libero da diserbanti, Libero da troppi solfiti, per “svecchiare” il mondo del vino e a liberarlo anche da packaging inquinanti, eccessi della burocrazia italiana, cliché, bugie, abbinamenti, mode effimere ed inutili, si legge nell’iniziativa, così i clienti della catena svedese possono dunque portare a casa i vini o degustarli sul posto, spillati direttamente da botti di legno (contenenti bag-in-box, realizzati per Vino Libero dalla multinazionale Smurfit Kappa Italia).
Un passo enogastronomico pure, da quando anche a Chieti sono stati attivati i corsi di cucina svedese per avvicinare l’Abruzzo ai sapori Nordeuropei sbarcati con il megastore, ma non solo quelli, perché si insegna a fare anche della pizza napoletana, lievito madre, polpette, quelle famose, ma al pomodoro, pasta, timballo e cannelloni ripieni.
Il report contiene anche i numeri dalla sostenibilità Ikea: in un anno il punto vendita di Chieti ha prodotto 551.825 kwh di energia pulita dal suo impianto fotovoltaico ed ha recuperato l’86 per cento dei rifiuti. Tra un anno conta di utilizzare energia elettrica al 100 per cento rinnovabile. Sul fronte della mobilità sostenibile IKEA Chieti punta ad incentivare tra i clienti l’uso dei mezzi pubblici per raggiungere il negozio.
Dall’uno al 30 aprile, infatti, regalerà 2 biglietti a/r per il servizio pubblico ai clienti che si recheranno nel punto vendita con l’autobus (linea Arpa Pescara-Chieti) a fronte di una spesa di almeno 10 euro.
E, ancora, sul fronte risorse umane, Ikea conta 173 collaboratori, con una anzianità media di 2 anni. Il 71 per cento sono part-time, il 58 per cento sono donne (35 per cento tra i manager) e 30 anni è l’età media. Sempre nel 2013, il punto vendita abruzzese si è impegnato nel sociale con un contributo di quasi 25 mila euro all’Unicef e con il sostegno di alcune associazioni locali che si occupano di minori in stato di sofferenza e disagio, soggetti senza fissa dimora e diversità.
Inoltre Ikea Chieti ha promosso tra i suoi clienti uno stile di vita più sostenibile, grazie al “calendario della sostenibilità” con iniziative volte alla sensibilizzazione al “non spreco” quali ad esempio “Rileggimi”, la raccolta di libri usati da destinare a ospedali e centri anziani abruzzesi con l’associazione “Form-Art” e le attivita’ organizzate in negozio per insegnare il riciclo ai più piccoli.