Svanisce il mistero che ha avvolto per secoli la morte di Papa Celestino V. Il buco trovato sul cranio dello scheletro del santo pontefice fu causato dopo la sua morte. A questa conclusione è arrivato l’anatomo patologo, il dottor Luca Ventura, dirigente medico dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, che ne ha esaminato i resti mortali nello scorso febbraio, dopo la riesumazione disposta per rinnovare il volto in cera deteriorato dal tempo e sostituito con una maschera d’argento.
Secondo quanto riportato nella perizia, la presenza del buco sul cranio, che per secoli ha alimentato ipotesi e leggende circa un delitto orchestrato da Bonifacio VIII, sarebbe stato praticato molto dopo la morte. A questa conclusione, l’anatomo patologo è giunto constatando l’assenza di una reazione riparativa dell’osso che sarebbe invece avvenuta se fosse stato praticato quando Papa Celestino V era ancora in vita.
Lo scheletro era integro e in ottimo stato di conservazione. (foto tratta da www.perdonanza celestiniana.it)