Discepoli di Pellegrino Artusi cercasi. Ingredienti richiesti: passione per i fornelli e abilità nel cucinare un primo piatto. Segni particolari: non essere professionisti del settore, omaggiare la cucina domestica e ispirarsi al celebre manuale artusiano.
Ritorna il Premio Marietta, il concorso nazionale promosso dal Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette, dedicato alla celebre governante dell’Artusi. Figura fondamentale nella vita di Pellegrino Artusi, Marietta Sabatini (insieme al cuoco Francesco Ruffilli) ha contribuito in maniera determinante all’impresa culinaria e editoriale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la Scienza in cucina e l’arte di mangiare bene. Nella cucina di casa a Firenze provarono e riprovarono centinaia e centinaia di ricette in un viaggio di sapori che ha toccato l’intera penisola: Marietta e Francesco stavano ai fornelli, Artusi correggeva, rivedeva le dosi, riscriveva i procedimenti, integrava i suggerimenti, spiegava e commentava con riflessioni personali. E per dimostrare la profonda gratitudine per quanto avevano fatto i suoi fedeli collaboratori, il gastronomo lasciò loro per testamento i diritti d’autore del suo libro, nonché a Marietta la cospicua cifra di ben 8.000 lire.
Il Concorso è un omaggio alle Mariette di oggi, allo spirito della cucina domestica che ha animato tutto il percorso gastronomico e culturale dell’Artusi.
Come partecipare al Premio Marietta
Le iscrizioni al concorso sono aperte fino a martedì 3 giugno 2014: tutte le ricette devono pervenire al Comune di Forlimpopoli (P.zza Fratti 2, 47034 Forlimpopoli) indicando “Premio Marietta” entro le ore 13 dello stesso giorno. La ricetta può essere inviata anche via mail all’indirizzo: info@festartusiana.it
Per partecipare occorre inviare una ricetta originale di un primo piatto (pasta fresca o secca o riso) eseguibile in un tempo massimo di due ore. Requisito indispensabile, la presenza di riferimenti alla cucina domestica regionale, alla filosofia e all’opera dell’Artusi, tanto negli ingredienti quanto nella tecnica di preparazione e di presentazione.
La partecipazione (gratuita) è esclusivamente riservata a cuochi dilettanti, ovvero a tutti gli appassionati di cucina e di enogastronomia che non svolgono attività professionale nel settore. Le ricette eseguite devono contenere gli ingredienti (per 5 persone), il tempo di preparazione e il tipo di cottura (forno, fornello, altro), i riferimenti all’opera artusiana (stagionalità delle materie prime, curiosità storiche, tipicità territoriale). All’interno della busta l’autore dovrà indicare le proprie generalità, un numero di telefono, un indirizzo di posta elettronica, e l’attività lavorativa che attesti lo status di “dilettante” di eno-gastronomia.
Una giuria di esperti selezionerà, fra tutte le ricette pervenute, le cinque finaliste. I cuochi finalisti saranno invitati a cucinare i loro piatti, come di tradizione, durante la 18ª edizione della Festa Artusiana, in calendario dal 21 giugno al 29 giugno 2014 a Forlimpopoli. La cerimonia ufficiale di premiazione del concorso si svolgerà nei giorni della manifestazione.
Al vincitore va un premio di 1.000 euro, ai finalisti 5 Kg di pasta. I premi sono offerti da Conad. La giuria sarà composta da esperti e presieduta da Verdiana Gordini, Presidente dell’Associazione delle Mariette che, in nome della cuoca di Artusi, promuove in Casa Artusi la cultura gastronomica di tradizione.
Vincitori delle ultime due edizioni sono stati il giornalista Rolando Repossi di Casatenovo (Lecco) con il piatto ‘Ravioli di nonna Costantina’ (edizione 2013), e la responsabile di una filiale di banca Raffaella Bugini di Valbrembo (Bergamo) con il ‘Risotto al moscato di scanzo con biligòcc e fonduta di strachitund’ (edizione 2012).
Marietta Sabatini: molto più di una governante artusiana
“La fedele Marietta” è una figura centrale nell’opera dell’Artusi. In ombra, certo, se l’angolo di visuale è la ribalta letteraria, ma in primo piano se si guarda alla sostanza gastronomica e alla solidità del successo della “Scienza in cucina”.
Pellegrino Artusi sapeva di dovere molto a Marietta, tanto che si sentì in dovere di lasciarle in eredità, oltre al lascito di ben Lire 8.000, i diritti di autore sul manuale, assieme al cuoco Ruffilli Francesco, in quanto aveva coadiuvato al buon esito del libro. Alla fedele Marietta, Pellegrino Artusi dedicò la ricetta del panettone che si trova nel manuale perché “è brava cuoca e tanto buona ed onesta da meritare che io intitoli questo dolce col nome suo, avendolo imparata da lei”. Forlimpopoli e la Festa Artusiana vogliono rendere omaggio a tutte le Mariette di oggi, naturalmente senza distinzioni di sesso, a tutti quei personaggi che, nella cerchia privatissima della loro vita e dei loro affetti, esercitano con amore e abilità “la scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
E ogni anno il vincitore (perché pur sempre di un concorso si tratta) salirà sulla ribalta per ricevere applausi e ringraziamenti. Ma, poiché lo stile sarà quello attento e nobile di Marietta, il successo di una persona sola sarà condiviso con tutti gli appassionati della sostanza e della bontà dei convivi che rallegrano la vita.
Alcuni cenni biografici di Marietta.
La prima cosa che colpisce della figura di Marietta è l’assenza di qualsiasi immagine che la ritragga, che ne dia i connotati. Di lei abbiamo solo testimonianze: “Figura alta, slanciata; figura giovanile nonostante i capelli bianchi; figura distinta e signorile”, così in recenti inediti documenti ritrovati e pubblicati nel volume “Artusi e la sua Romagna”.
Cameriera e cuoca, Marietta era originaria di Massa e Cozzile, un piccolo paese collinare della provincia di Pistoia, dove nacque nel 1860.
Fu presa a servizio da Artusi intorno al 1887-1888, e gli rimase vicino, discreta efficiente fedele, fino alla fine. Governante, ma anche accompagnatrice dei soggiorni estivi sulla montagna pistoiese, ai Bagni di Montecatini o a Viareggio, è lei a rivelarci le abitudini quotidiane del riverito padrone, le sue frequentazioni, le sue passioni, e in particolare l’amore per i libri.
In una intervista del 1932 pubblicata sulla Cucina Italiana Marietta parla così di Artusi: “L’unico suo divertimento era lo scrivere. Il libro lo cominciò quasi per ischerzo. Poi vide che gli veniva bene e vi si appassionò. A poco a poco venne ad avere una corrispondenza con persone d’ogni ceto e d’ogni parte d’Italia. Scriveva sempre. Si alzava la mattina alle otto e si metteva a tavolino fino all’ora del pranzo. Poi riprendeva a scrivere per qualche ora. Ed era un continuo alternarsi fra lo studio e la cucina, la penna e le pentole. Si provavano le ricette, tutte, una ad una. Accanto a lui instancabile era sempre il suo cuoco che gli voleva tanto bene. Io pure non lo lasciavo mai. Altri compagni fedeli gli erano i due gatti ai quali dedicò la prima edizione del suo libro. […] La cucina era per lui un campo d’azione. Un luogo di studio. Io ho ancora e tengo come fossero gioielli le sue bilance, i suoi arnesi, tutto quanto gli era necessario ed egli adoperava sempre”.
E ancora: “Era un terribile giudice delle pietanze, sapeva al solo assaggio riconoscere gli ingredienti e trovare qualsiasi difetto, immediatamente. A parte la cucina gli piaceva leggere […]. Era un uomo coltissimo, ed amava istruire anche me. Ed io gli ero tanto riconoscente per questo”.
Info Premio Marietta: tel. 0543 749234/5/6; 0543 743138, info@festartusiana.it, www.pellegrinoartusi.it www.casartusi.it