Si chiama “Per aspera ad astra” la nuova etichetta del Montepulciano della Cantina Zaccagnini. Una bottiglia simbolica, sia per ciò che conclude, sia per quello che inizia. Un simbolo e un viatico, insieme. Perché è una bottiglia che nasce alla fine del terzo anno di Impresa in Accademia, progetto formativo per avvicinare gli studenti universitari al mondo del lavoro che Confindustria Giovani porta avanti con la collaborazione di Adecco e Ranstad e di tutto un comparto imprenditoriale che ha deciso di puntare su cultura e innovazione per creare e offrire nuove opportunità di lavoro.
La bottiglia presentata insieme al nome del vincitore del progetto conclude un percorso di workshop accademici e stage aziendali, fatto da 40 ragazzi selezionati con tutti i crismi della scelta di professionalità ad hoc per gli stage compiuti direttamente in aziende come quella di Marcello Zaccagnini, parte del progetto già dallo scorso anno. Imprenditore che da sempre unisce arte, cultura e creatività al lancio dei suoi prodotti e che a fronte di materiale umano fresco ed entusiasta come quello ospitato in azienda, non si è lasciato sfuggire l’idea di dare alla collaborazione un connotato dinamico. Ecco perché l’etichetta pensata dai ragazzi, che addossa al profilo della Cantina gli astri della “Notte stellata” di Vincent Van Gogh, è diventata simbolo del fine stesso del progetto, di più, un viatico vero e proprio per il futuro di tutti: dalle asperità alle stelle, come Seneca raccontava le fatiche di Ercole per salire fra gli Dei dell’Olimpo.
Uno “starry wine”, giocando col nome del quadro che ha ispirato i creativi, che adesso avranno tutta la vita davanti per concretizzare sogni e bisogni lavorativi. “Questo progetto è nato tre anni fa per mettere insieme Impresa e Accademia – dice il presidente dei Confindustria Giovani Nicola Di Mastroberardino – Volevamo dare un contributo al territorio, creare sinergie che fossero capaci
di orientare e creare posti di lavoro. E questo format ha funzionato. Dalla prima edizione ad oggi i partecipanti sono triplicati, si sono create ottime possibilità di occupazione e con la sinergia con Adecco e Ranstad, che sono due grandi società interinali che hanno accettato e rilanciato la nostra scommessa. Partner che ringrazio, insieme a tutti gli altri che ci hanno seguito, Zaccagnini in primis che ha accolto i nostri studenti in modo davvero grandioso”.
In modo emozionale, dice Angelo Ruzzo, responsabile export della Cantina di Bolognano. Ed è concentrandosi sull’impatto emotivo che c’è nel fare impresa del leader Marcello Zaccagnini che ringrazia i partecipanti, invitati letteralmente a mettere le mani nel rosso montepulciano aziendale: “Lo abbiamo voluto fare non perché fossimo carenti di manodopera – scherza il manager – ma perché solo toccando con mano il prodotto avrebbero potuto capirlo, leggendo le emozioni che questo contatto provoca. Io sono uno che si emoziona sempre, anche trovando i nostri vini nei negozi più vari nel mondo. Ricordo che una volta, in una cantina di Rio, io e Marcello Zaccagnini trovammo un nostro passito che bevemmo lì, poco dopo, insieme al grande Leo Junior. Lo dico perché la passione conta nel pianificare il nostro futuro”. Un futuro, quello della Cantina Zaccagnini, che punta molto sull’estero: “Stiamo cercando di affermarci bene in un mercato che inseguiamo da anni – rivela – e credo siamo a un buonissimo punto dall’esserci riusciti. Non vi dico quale mercato, né quanto sia lontano, perché oggi, grazie alla tecnologia e all’innovazione, nessun mercato al mondo è così lontano”.
Specie se si trova chi investe in questi settori e dà spazio e risorse alla cultura, come ha fatto e invita a fare Confindustria: “Sì, è vero, la cultura paga perché sarà un discrimine importantissimo nell’impresa del futuro – sottolinea il direttore generale di Confindustria Abruzzo Luigi Di Giosaffatte – Questo in Abruzzo lo hanno capito sia gli imprenditori che tantissimi enti culturali che hanno aperto le porte a sinergie come quella di Impresa in Accademia, stentano a farne una politica amministrativa le istituzioni, che invece dovrebbero muoversi in tal senso, dando respiro e non tagliandolo ad un mondo che può connettersi a tante altre realtà economiche “canoniche””.
Il vincitore. Dei 300 partecipanti ai workshop, 40 studenti hanno superato le selezioni e svolto l’intero percorso di workshop e laboratori, 11 gli stage trimestrali attivati presso le aziende Brioni, Cobo Sud, Di Muzio Laterizi, DRT Operations Mundus, Randstad, Saitem, Saquella 1856, Sinergie Education, 1 tesi svolta presso la COBO SUD e la conferma anche per il 2013 dell’attribuzione di un premio di 1.000 euro, messo a disposizione da FEDERMANAGER Abruzzo e Molise e dall’Associazione CREALAVOROGIOVANI, che è stato assegnato al miglior project work realizzato, quello degli studenti Matteo Antonucci ed Ilenia Mazziotti, che hanno svolto lo stage presso la COBO SUD, sotto la guida di Rodolfo D’Angelantonio, A.D. Cobo I.E.E..