Uno dei luoghi storici della tradizione gastronomica pescaresi risorge con il nome di sempre, ma con pelle e gestione nuova. Si tratta del ristorante Duilio di Pescara, nella location di Via Regina Margherita. I rumors c’erano da mesi, poi, sfogliando le pagine de L’Espresso, un’intera pagina porta la rubrica dedicata alla Tavola firmata da Enzo Vizzani fino al locale a un salto dal mare, nel cuore del centro cittadino, per decenni luogo di una cucina di pesce tradizionale, ma ricercata.
Negli anni ’80 e ’90 il ristorante era di punta, uno di quelli capaci di richiamare gente e attenzione, anche per la sua posizione strategica, a un passo da Piazza Salotto! La nuova vita, si legge nel pezzo, arriva in primavera, con l’arrivo di Livio Mattucci, manager in ambito chimico con il pallino per l’enogastronomia che lo rileva in primavera e comincia a scrivere da allora il nuovo corso.
Rinnova la storica sala, fa spazio ad aperitivi e antipasti Doc per allargare il range della clientela, invoca la tradizione coniugandola a prodotti a km zero, per esaltare la cucina marinara abruzzese senza rinunciare a storia e innovazione, scrive una delle più esigenti firme enogastronomiche d’Italia che enumera i piatti che lo hanno maggiormente impressionato, per impressionare: “Filetto di triglia con il suo fegato e crema di carciofi, le “sagnette” al ragù di mare con passatella di ceci, gli originali bucatini con gamberi e lieve spolverata di parmigiano, il baccalà in crosta di Taggiasca con lenticchie e polenta, l’aereo fruttino di quel che c’è. Cotture calibrate, consistenze rispettate, condimenti essenziali”. La definisce “cucina buona e sana”, anche nel prezzo!