Da ottimi a pessimi consumatori nel giro di pochi anni. I pensionati fanno i conti con la crisi e spendono sempre di meno tanto che il 37% si è ritrovato a dover ridurre anche quelli per i generi alimentari. Una contrazione molto evidente rispetto al resto della popolazione, con un 29% di persone che hanno dichiarato di aver ridotto questo capitolo di spesa. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata dallo Spi-Cgil in collaborazione con Ipsos su consumi e potere d’acquisto dei pensionati.
E’ lo svago ciò a cui i pensionati hanno rinunciato maggiormente. Il 60% ha infatti ridotto viaggi e vacanze, il 59% ristoranti, pizzerie e bar, il 48% cinema, teatro e concerti con evitabili riflessi sull’economia di questi settori. In tempi di crisi anche un vestito nuovo può aspettare e così il 53% dei pensionati ha deciso di ridurre le spese in vestiario, abbigliamento e accessori. Particolarmente significativo il caso delle spese per giochi e lotterie. Anche in questo caso infatti c’è un calo del consumo ma il 76% dei pensionati ha deciso di non rinunciarvi, sperando magari di risollevare in questo modo le proprie sorti.