Via libera dell’Europarlamento alla riforma della Pac: l’approvazione era subordinata a quella sul bilancio Ue per il periodo 2014/2020, avvenuta ieri a Strasburgo, e prevede che nei prossimi sette anni 373,2 miliardi dei quasi mille del bilancio siano destinati alla Politica agricola comune, che si conferma quindi come la voce che assorbe la maggior parte dei fondi europei. “Dopo tre anni di lavoro e un negoziato faticoso e complicato, siamo finalmente giunti ad approvare la nuova politica agricola comune per i prossimi sette anni – ha commentato il presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro – Il voto di oggi rappresenta un risultato importante per l’agricoltura europea”.
Per garantire che i pagamenti diretti siano versati solo agli agricoltori attivi, il Parlamento ha ottenuto dal Consiglio che sia definita una “lista nera” di enti, come aeroporti o club sportivi, che saranno esclusi dai finanziamenti a meno che non dimostrino che l’agricoltura rappresenta una parte importante dei loro ricavi. Inoltre, il Parlamento ha chiesto fondi supplementari per i giovani agricoltori che iniziano un’attivita’, mentre ci sara’ una riduzione per le grandi imprese che ricevono piu’ di 150 mila euro. Ancora, la ripartizione dei fondi sara’ “piu’ equa” fra gli Stati, secondo gli eurodeputati. Per quanto riguarda le nuove regole per rendere piu’ “sostenibile” lo sfruttamento della terra, gli agricoltori hanno due anni di tempo durante i quali non saranno soggetti a sanzioni in caso di inosservanza. Nel 2017, a meta’ periodo, e’ poi prevista una revisione della riforma.