Dalle discriminazioni ai diritti è lo slogan del Rapporto Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) “Immigrazione – Dossier statistico 2013” a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS presentato in contemporanea in tutte le regioni e le province autonome d’Italia. In Abruzzo gli stranieri residenti sono poco meno di 75mila, il 5,7% della popolazione complessiva. Rispetto al censimento del 2001, quando erano 21.400, essi sono più che triplicati e nel solo 2012 l’incremento è stato del 9%, superiore a quello medio nazionale (8,2%). L’Abruzzo è la quinta regione italiana a più alto potenziale di integrazione degli immigrati.
Per incentivare ancora di più l’integrazione e costituire un modello regionale per l’istruzione dei migranti prende il via la seconda edizione del progetto “SI Scuola di Italiano – seconda edizione”, dedicato a 400 cittadini stranieri che verrà realizzato in Abruzzo, presentato questa mattina a Pescara, presso la sede della Camera di Commercio. L’iniziativa e’ finanziata dal Fei – Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – e promosso dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale, l’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo, i Centri territoriali permanenti di Avezzano, Nereto, Pescara, Pescasseroli, Popoli, Silvi, Sulmona e l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Una grande rete territoriale con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale dei cittadini stranieri attraverso percorsi innovativi di formazione linguistica ed educazione civica che promuovono gli adempimenti agli obblighi normativi previsti dall’Accordo di Integrazione e dalle norme sul permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti. 2.360 ore di formazione, 26 corsi di italiano di livello A1 e A2 e di educazione civica. Ma anche approfondimenti sul mercato del lavoro e distant-learning con percorsi di auto apprendimento. Per non lasciare fuori nessuno il progetto prevede anche un servizio di baby sitting per le mamme che vorranno partecipare alla formazione. Ai corsisiti dislocati in zone remote verranno rimborsate le spese di viaggio.