E’ stata una farchia di Fara Filiorum Petri ad aprire la tre giorni vetrina del Parco Nazionale della Majella a Sulmona. Il fuoco ha preso vita nel bel mezzo della piazza dell’acquedotto a ricordare il calore della tradizione e dell’identità di tutti i comuni e i territori racchiusi nel perimetro di uno dei parchi più belli d’Abruzzo.
Valorizzare le eccellenze del Parco, non solo quelle legate alle bellezze paesaggistiche, alla flora, alla fauna, ma anche alla gastronomia, all’artigianato, al folclore, alla storia, alla cultura, questo lo scopo della manifestazione, che per la prima volta porta il Parco fuori dalla sua sede naturale. Un incontro ravvicinato con prodotti, natura e progetti che lo identificano dentro e fuori dall’Abruzzo. Per Sulmona è un incontro singolare: abituata a veder girare dame e cavalieri in tenuta giostresca, ora mostra la bellezza del territorio circostanze attraverso le gigantografie degli orsi, del verde e del lupo che rappresenta il parco.
Camminando lungo Corso Ovidio la presenza la avverti attraverso i profumi: quello del miele e dei formaggi tipici in esposizione, quello delle degustazioni in corso nei palazzi storici della città: Palazzo San Francesco, Maravalle e….. dove si assaggiano ricette che il Parco ha cercato e raccolto in un particolarissimo ricettario, Le ricette della dea Maja, realizzato dallo staff di Roberto Battestini per La Gallina Saggia. Ricette che coincidono con uno dei progetti più intensi del Parco, in cordata con agricoltori e associazioni di categoria, in primis la Cia “Se lo mangi lo salvi”, mirato a cercare e tutelare dall’estinzione prodotti che affondano le radici nella terra di una volta, una terra che, prima del progetto, alcuni semi sembravano aver lasciato per sempre e dove che stanno invece tornando a germinare grazie alla caparbietà di tanti agricoltori custodi che li hanno rivoluti e ricoltivati. A Sulmona fino a domani potranno essere assaggiati in piatti di un tempo destinati a resistere.
Il presidente Franco Iezzi e il sindaco Giuseppe Ranalli corrono da una location e l’altra scelte nella città, dove ci sono anche gli artigiani che vivono e lavorano nel parco materiali da esso prodotti. La città offre tanti scenari, spazi dove prendono vita mostre, come quella di Nature Concentriche, dell’associazione di fotografi naturalisti Studium Naturae, ospitata in via Mazara, addirittura riproduzioni di pareti montane, per far provare a piccoli e grandi amanti della montagna, l’ebbrezza di esserci, di scalarla.
Un’occasione, l’evento, anche per avviare una nuova politica di collaborazione tra il Parco stesso e le comunità che ne fanno parte. Parte con questi auspici “Perla Majella. Il tuo Parco in vetrina”.
“L’Abruzzo è saldamente considerata la Regione dei parchi ” ha ribadito il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, in occasione della presentazione della manifestazione oggi a Pescara. “Quello della Majella è una perla non solo da un punto di vista naturalistico, ma anche per altri segmenti del vivere, non esclusivamente per la flora, la fauna, i paesaggi, ma anche per le comunità che ci vivono. L’evento lancia un messaggio promozionale importante per le comunita’ che risiedono nel Parco della Majella, un messaggio attraverso il quale edificare un sistema che pone in equilibrio natura e sviluppo sostenibile del territorio”.
Un invito che è stato subito raccolto da Franco Iezzi, presidente del Parco, che ha promosso l’iniziativa insieme al comune di Sulmona,:“Siamo consci che il nostro compito è tutelare la natura ed è un’attività che ben svolgiamo e che ci ha portato ad avere contrasti con le comunità locali ” ha affermato. “Questa manifestazione nasce con l’obietttivo di valorizzare le eccellenze e le peculiarità del Parco, che spesso sono talmente piccole da non essere considerate, e per restituire un po’ di fiato all’economia, a chi fa delle coltivazioni particolari, come quelle del grano di solina, e all’artigianato. Ci sarà spazio anche per il folclore con i banderesi, l’accensione delle farchia di Fara Filiorum Petri, lo spettacolo pirotecnico del ballo delle pupe, i palmentieri. Insomma, le comunità locali si sentiranno protagoniste dell’evento”.
Soddisfatto anche il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, che ha colto al volo l’occasione di ospitare la manifestazione che, a suo parere, “dà la possibilità di rilanciare il comprensorio della Valle Peligna oltre alle comunità del Parco”.
Il Parco da scoprire. Nella tre giorni di “Perla Majella” il visitatore avrà veramente molto da ammirare, da conoscere e da gustare. Potrà scoprire la bellezza di cortili e palazzi storici di Sulmona, allietato da musica, visitare mostre fotografiche, partecipare a corsi didattici e convegni e degustare prodotti gastronomici propri del Parco, il tutto passeggiando attraverso le strade della città.
Sulla scia del libro “Le ricette della Dea Maja, in cucina con le varietà locali del Parco Nazionale della Majella”, si avrà anche la possibilità di riscoprire ricette culinarie uniche, nelle quali gli ingredienti principali sono i prodotti tipici del territorio che donano alla pietanza un sapore ed un gusto d’altri tempi.
Nella giornata di sabato, in programma anche due momenti di approfondimento: i convegni sul tema “Se mi mangi mi salvi. Il valore della biodiversità agricola del Parco della Majella” e “Laboratorio del gusto. Cereali e legumi autoctoni del Parco della Majella”, in collaborazione con lo Slow Food Abruzzo e Molise.
Infine una nota gastronomica che interessa i palati più esigenti. I ristoratori prepareranno le specialità culinarie caratteristiche del territorio del Parco come: zuppa di lenticchie. minestra di orapi, gnocchetti, pizzelle con composta di fichi, cazzarielli con fagioli, ceci ripieni, minestra di ceci e porcini, sagnette di solina con ceci piccoli di montagna, pizzelle di Solina con miele Frascarelli. Il tutto accompagnato dall’ottimo vino delle aziende vitivinicole del territorio.
Il programma completo della manifestazione