Difficile consigliare qualcosa da fare per il Ferragosto: ovunque andrete, qualsiasi meta sceglierete, mare o montagna, lago o fiume, cultura o enogastronomia, in questi giorni l’Abruzzo pullula di eventi, rievocazioni, inviti, sagre, feste patronali di grande fascino e grande storia. Abbiamo chiesto ad una guida dove ci porterebbe e vi porterebbe: il risultato è quello che leggerete di seguito, il nostro Cicerone, che ringraziamo, è Roberta Di Renzo. Ecco la meta che ha scelto per noi. Buon Ferragosto!
L’Abruzzo è una terra variegata che offre tipologie di itinerari differenti a seconda delle esigenze del visitatore. Regione verde d’Europa, racchiude nel suoi confini, tre parchi nazionali, uno regionale e una miriade di piccole riserve, oasi e aree attrezzate che conservano preziosi ecosistemi e biotipi. L’Abruzzo è una delle poche regioni che consente di passare dalle splendide coste dell’Adriatico alla maestosità delle sue montagne in poco più di 30 minuti.
Al turismo naturalistico, si accosta il turismo culturale con le grandi abbazie (san Liberatore a Majella, San Clemente a Casauria, San Giovanni in Venere per citarne alcune) i borghi caratteristici (Santo Stefano di Sessanio è uno dei più noti), i centri maggiori (Pescara, Chieti, L’Aquila, Teramo, Sulmona, Atri, Lanciano..), l’artigianato locale (Castelli e le sue ceramiche, Guardiagrele e il ferro battuto, la tradizione orafa dell’aquilano).
Uno spazio a sé merita il turismo religioso del Miracolo eucaristico di Lanciano, del Volto Santo di Manoppello, della Scala Santa di Campli, del Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, dei piccoli-grandi eremi sparsi sulle nostre montagne e così via.. centri di spiritualità e meta continua di pellegrini e devoti.
Dolci, vini e prodotti tipici arricchiscono, poi, le tavole abruzzesi: le “Sise di monaca” di Guardiagrele, i confetti di Sulmona, lo zafferano di Navelli, e tanti altri salumi, formaggi e piatti tipici…
L’itinerario che vi proponiamo questo Ferragosto è un itinerario pedemontano che prevede svela alcune “perle” architettoniche-artistiche e naturalistiche del Comune di Serramonacesca (PE), tra cui:
SAN LIBERATORE A MAJELLA/TOMBE RUPESTRI/FIUME ALENTO:
Abbazia benedettina d’incerta datazione di cui si afferma la rinascita, voluta dal monaco Teobaldo, intorno all’anno Mille. L’esterno in pietra bianca annuncia una costruzione tra le più splendide della produzione medievale della regione. L’interno, austero e suggestivo è arricchito da stilemi scultorei della tradizione benedettina. L’abbazia sorge in un paesaggio verde e rigoglioso, sulle sponde del fiume Alento, lungo il quale è allestito un agevole percorso di visita che consente di ammirare le cascate e gli specchi d’acqua formati dal torrente e le Tombe rupestri.
CASTEL MENARDO:
Sito fortificato che sorge a circa 473 m s.l.m. sul colle Ciumina. La leggenda vuole che sia stato fondato per volontà di Carlo Magno e costruito dai suoi giganteschi paladini. Per tipologia costruttiva e risalti angolari, il fortilizio è affine ai castelli federiciani dell’Italia meridionale. Recenti scavi e studi ne hanno svelato alcuni misteri. Si raggiunge tramite un sentiero pedonale di media difficoltà della durata di circa 40 minuti.
EREMO DI S. ONOFRIO:
Eremo rupestre costruito in data imprecisata e legato al culto di Sant’Onofrio, raffigurato in una suggestiva statua di un uomo dalla barba e dai capelli lunghissimi. L’eremo che probabilmente era una grancia della vicina abbazia di San Liberatore a Maiella, è raggiungibile mediante un percorso di altura di media difficoltà (40 minuti).
Roberta Di Renzo, guida turistica